Inchiesta Napoli, altri due politici coinvolti.

Un altro dei video realizzati da Fanpage all’esame della Procura. Spicca anche una relazione dell’Anac inviata ai pubblici ministeri un anno fa.

Una valigetta che passa di mano e una promessa di tangente di 50mila euro. Avviene in un caffè del salotto di Napoli. Ma i soldi, come si scoprirà dopo, non ci sono. Eccolo un altro dei video all’esame della Procura di Napoli realizzati da Fanpage. C’è l’ex boss della camorra, Nunzio Perrella, a saldare accordi corruttivi con altri due esponenti, ora indagati, dei partiti regionali. E sugli appalti che facevano gola a politici e camorristi, adesso spicca anche una relazione dell’Anac inviata ai pubblici ministeri un anno fa. L’authority guidata da Raffaele Cantone riceve un esposto dove si profilerebbero gravi illeciti su alcune gare della società regionale per l’ambiente Sma. È la partecipata che si occupa dello smaltimento dei fanghi dei depuratori – impianti attualmente saturi di materiale, e priva di depositi in cui sversare. L’Anac fa le sue verifiche, manda la Guardia di Finanza negli uffici Sma. Risultato: parte un dossier destinati alla Procura di Napoli. Parallelamente, la stessa Authority avvia con la Regione Campania un protocollo di vigilanza collaborativa sullo smaltimento delle ecoballe: versante che ha messo nei guai Roberto De Luca, figlio del governatore Pd.

Nel mirino dei magistrati anche alcune gare andate deserte, e il successivo affidamento a trattativa privata del servizio, giustificato dall’emergenza: è la condizione ideale per far lievitare i costi e aprire eventualmente le porte alle mazzette. Anche su questo si concentrano gli accertamenti dei pm Amato, Carrano, Fulco, Sasso Del Verme e Woodcock, coordinati dal procuratore capo Melillo con l’aggiunto Borrelli.

Intanto, monta la polemica politica sulle dimissioni da assessore al Bilanciodi Salerno di Roberto De Luca, il figlio del governatore Pd della Campania, indagato per corruzione e ritratto con Perrella in uno dei filmati. De Luca jr ha inviato la sua lettera formalmente solo ieri sera: e comunque il sindaco Enzo Napoli ha già fatto sapere che terrà per sé quelle deleghe, senza nominare un successore. La speranza dei deluchiani è che Roberto, ottenuta l’archiviazione in tempi rapidi, possa tornare in sella. Ma nello scandalo finiscono due nuovi indagati. Si tratta di Biagio Iacolare, oggi presidente della Sma, ma soprattutto ago della bilancia degli accordi trasversali nella Regione governata da De Luca : è colui che fece incontrare nottetempo a Marano, il giorno prima delle regionali 2015, De Luca e il Ciriaco De Mita per un accordo che fu decisivo per l’esito della consultazioni regionali.

Il secondo è Rory Oliviero, consigliere comunale ex Pd e centrista ad Ercolano, già coinvolto in altre vicende di corruzione. Nel nuovo video esaminato dai pm, l’agente “provocatore” Perrella incontra Iacolare e Oliviero. La sequenza mostra 3 incontri. È il 17 gennaio, quando i tre si danno appuntamento in un hotel, e l’ex boss Perrella si propone per un appalto di smaltimento rifiuti : Iacolare spiega anche di doverne parlare con Fulvio Bonavitacola, (estraneo alle indagini) il vice del governatore De Luca. In un successivo incontro, 24 ore dopo, è Rory Oliviero, incontrando Perrella senza Iacolare, a dettare la presunta tangente: “Venticinquemila euro prima e venticinquemila alla firma del contratto”. Il terzo appuntamento, 9 febbraio, in un caffè elegante, si chiude cona l’immagine suggestiva del passaggio di una valigetta. Perrella dice a Oliviero: “Sono 50, ho fatto questo e quello”, ma dentro non c’è nulla. È una beffa. Anche perché era impossibile spingersi ancora oltre.

 

Fonte: La Repubblica, www.repubblica.it/