Il vento svedese.

Matteo Salvini si è affrettato a cantare vittoria: gli Svedesi Democratici, che a dispetto del nome sono la formazione estremista, populista, antieuro della destra scandinava, balzano nelle urne rischiando di diventare il secondo partito nel paese simbolo della socialdemocrazia. Ma la Svezia, come spiega Andrea Bonanni nella sua analisi del voto, non è l’Italia: lì i partiti democratici fanno quadrato e tengono i sovranisti fuori dalla stanza dei bottoni. Qui con Berlusconi prima, e il Movimento 5 Stelle poi, ogni estremismo viene accolto, pur di arrivare al governo solleticando gli istinti peggiori dell’opinione pubblica. Quale di questi modelli prevarrà? È la vera sfida destinata a segnare il futuro dell’Europa e forse dell’intero occidente.