Il governo dell’assurdo.

Banca d’Italia e Corte dei Conti bocciano il Def, l’Upb non lo valida, e il ministro Tria è costretto a tornare alle Camere: delle authority che smontano la manovra (“Pil irrealistico e debito a rischio”) ci parla Roberto Petrini, che rivela come già da oggi il ministro Tria dovrà tornare in Commissione per confermare e spiegare oppure modificare alcuni elementi del quadro.
L’idea di Salvini – spiegano Annalisa Cuzzocrea e Carmelo Lopapa – è quella di varare un piano per incentivare l’acquisto di titoli italiani. I connazionali “dovranno giusto farsi carico, al posto degli investitori stranieri sempre più scettici e spaventati, dei titoli del Tesoro. Cioè dell’indebitamento di un Paese in procinto di essere declassato”.
Va insomma in scena il governo dell’assurdo, lo stesso che aveva promesso che avrebbe risolto i problemi del “popolo” e che ora chiede i soldi ai cittadini. “Per nascondere – conclude Claudio Tito – la confusione generata da ricette economiche bocciate dagli organismi nazionali e internazionali”.