Il buon senso smarrito

Dopo il raid

di Roberto De Ponti

 

Giusto per mettere subito le cose in chiaro: l’esperimento dei cordoni in Santo Spirito è miseramente fallito. A prescindere dal (molto dubbio) valore estetico dell’installazione. Se il dissuasore doveva nei fatti essere simbolico, il simbolo è stato scavalcato prima e abbattuto poi senza tanti complimenti, anzi con evidente entusiasmo e altrettanto evidente assenza di senso civico e rispetto per le regole, e sarebbe curioso sentire il parere di quei rappresentanti delle istituzioni che in settimana avevano più o meno pubblicamente inneggiato alla disobbedienza sociale. L’esperimento è fallito perché è chiaro ormai che affidarsi al comune buon senso non ha alcun senso (e forse nemmeno al buon senso del Comune) e che quindi bisognerebbe affidarsi più banalmente a tutori dell’ordine che vigilino sui confini, ma poi si riapre il solito problema: quanti ne servono? Chi li paga? Che si fa, si militarizza la piazza? Ma soprattutto: a che cosa servono, se poi per ovvi motivi di ordine pubblico non possono intervenire? Come se le denunce portassero mai a qualcosa di concreto. L’esperimento è fallito, e forse agli addetti di Palazzo Vecchio converrebbe non riposizionare più quelle brutte strutture (ma la bruttezza è stato solo un pretesto): saranno scavalcate e ribaltate ancora, e ancora, e ancora, vista l’impunità di chi lo ha fatto nella grottesca serata inaugurale. Così, il problema resta. Ed è un problema con radici lontane, che coinvolge categorie dalle aspettative confliggenti.

Dagli antagonisti, che considerano la piazza cosa loro, ai residenti, che invece hanno tutto il diritto di considerarla cosa loro. Agli esercenti dei locali, che rivendicano il diritto a lavorare e che, con l’ok dell’amministrazione, hanno invaso la piazza di tavolini. Che si fa, si mette una bella cancellata e via andare? Soluzione possibile, ma significherebbe ammettere la sconfitta di tutti, nessuna parte esclusa.È evidente a questo punto di come serva invece una soluzione politica, più organica, razionale e lungimirante di una pacchiana protezione buona solo per divertirsi con il salto alla corda come ai tempi delle medie. Servono scelte che scontentino un po’ tutti ma che sulla media distanza si rivelino più solide, come una precisa collocazione delle zone della vita notturna lontana dalle zone residenziali e da quelle di maggior impatto artistico e simbolico, senza continuare ad accontentare a parole tutti ma nei fatti nessuno. Altrimenti continuiamo così, con esperimenti che esaltano solo l’inciviltà delle persone.

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