I veterinari (e la pioggia) escludono Tornasol.

SIENA Tornasol era atteso di nuovo in Piazza del Campo, su quella pista in cui il 2 luglio aveva rifiutato di correre. Ma un acquazzone «chirurgico» ha impedito il suo ritorno sul tufo. Ieri mattina, infatti, Tornasol era fra i cavalli iscritti alle prove regolamentate che precedono il giorno della Tratta, cioè il momento delle definitiva selezione e assegnazione dei cavalli alle Contrade che correranno il Palio dell’Assunta. Tornasol era atteso nella sesta batteria, montato da Enrico Bruschelli, figlio di Trecciolino, il più esperto e vittorioso dei fantini della Piazza, che quaranta giorni fa si era dovuto arrendere alla ritrosia di un cavallo che pure fa parte della sua scuderia. Si sarebbe corso senza canape, come nelle regole di queste prove (che una volta si disputavano di notte, con più poesia e meno pragmatismo), ma c’era comunque attesa per vedere come Tornasol avrebbe reagito, tornando ad affacciarsi in Piazza del Campo.

L’annullamento delle prove per la pioggia, invece, ha sancito il più che probabile distacco definitivo di Tornasol dalla pista di tufo. Il via libera dei veterinari al suo approdo alle prove di ieri non si sarebbe comunque tradotto in un inserimento automatico nel lotto dei dieci barberi da parte dei capitani delle Contrade che fanno le scelte finali, ma forse neppure nel semaforo verde per disputare la tratta di stamani. Sarebbe stato un test. E chissà come si sarebbe comportato.

Cosa avrà meditato ieri Tornasol, mentre i suoi umani lo accompagnavano insieme agli altri della sua scuderia verso la Piazza del Campo? «Adesso lo rifaccio», mentre nell’alba fredda e piovosa saliva sul van? Oppure — se anche i cavalli cancellano i pensieri cattivi — Tornasol, da giovane atleta quale è, avrà invece pianificato un galoppo pacificatore con la pista del suo rifiuto? Nessuno potrà dirlo. E Tornasol tornerà all’oblio silenzioso di lunghi inverni al tepore della stalla.

I protagonisti, in Piazza del Campo, da stamani, in vista della carriera del 16 agosto, saranno altri: i 35 cavalli ammessi alla Tratta dai veterinari, tra cui gli undici più esperti. Una scelta accurata quella dei veterinari che seguono tutto il percorso delle corse primaverili di addestramento: hanno escluso anche un barbero già vittorioso come Occolé. Ma ce ne sono altri cinque disponibili, tra quelli che hanno già fatto esultare i contradaioli: Mississippi, Preziosa Penelope, Polonski, Morosita Prima e Sarbana, la cavallina vittoriosa a luglio. Sceglieranno i migliori, i capitani, oppure opteranno per tattiche che privilegino sorprese, ma anche mediocrità? Interrogativo di fondo del Palio moderno, in cui non sempre vanno avanti i migliori. Come nella vita.

Daniele Magrini

 

  • Domenica 13 Agosto, 2017
  • CORRIERE FIORENTINO