E’ facile governare con i voti degli altri

di Pierluigi Piccini

 

Si è vero la minoranza ha lasciato ieri pomeriggio il Consiglio Comunale mentre il consigliere Castellani presentava la mozione di Voltare Pagina sul blues in Fortezza. Perché siamo arrivati a tanto? La risposta è semplice: siamo stanchi di una politica del muro contro muro da parte della maggioranza fatta con i voti dei gruppi di minoranza. Il problema era già nato ieri mattina durante la discussione sulle nuove funzioni della Siena Parcheggi dove la delibera presentata dalla maggioranza aveva ottenuto 15 voti sui 16 necessari e solo la permanenza in aula dei tre gruppi di minoranza con 8 consiglieri ha permesso l’approvazione dell’atto. A seguito dell’accaduto il consigliere Masi ha chiesto la riunione dei capigruppo e lo stesso presidente del Consiglio ha riconosciuto la correttezza dei problemi sollevati da Per Siena, Pd e In Campo. Ma evidentemente la riunione in oggetto non è stata sufficiente in quanto lo stesso problema si è riproposto nel pomeriggio durante la votazione della mozione presentata da Massimo Mazzini sulla plastic free, bocciata dalla maggioranza. Ora se l’atteggiamento adottato dalla maggioranza è quello di bocciare le iniziative proposte dalla minoranza e questo avviene sistematicamente da mesi non soltanto in aula, ma nelle stesse commissioni almeno lo facciano con i loro voti. Non possono chiedere ai tre gruppi di minoranza, per una presunta stabilità e correttezza, di essere loro stessi ad offrire i loro voti per farsi bocciare le iniziative che portano avanti. E stiamo parlando della questione della plastica nel giorno in cui, il 29 luglio, sono finite le risorse per il Pianeta, la maggioranza boccia (15 voti) una delibera sull’inquinamento con la la gestione del consiglio assicurata dai gruppi che hanno votato a favore (7 voti). Ci sembra francamente troppo, lo facciano senza la nostra complicità. Sono loro che devono assicurare il numero legale (16 voti) e hanno i numeri in sovrabbondanza che gli ha dato la legge elettorale per farlo se la cantino e se la suonino, ma non possono chiedere, nella situazione attuale dei rapporti politici, che siano le minoranze ad andare contro i loro stessi interessi.