Francesco Ermini Polacci
L’Accademia Musicale Chigiana avrà una sua dimora stabile on line, una piattaforma propria che sarà come una nuova casa, virtuale; non sostitutiva dell’imponente Palazzo Chigi Saracini, la storica sede senese (dietro piazza del Campo), ma prolungamento e proiezione delle sue attività nella dimensione, aperta a tutti e ovunque, del web.
Nasce così Chigiana Digital, spazio destinato ad accogliere concerti in live streaming, documenti sonori d’archivio, video delle masterclasses, convegni. In Italia, la Chigiana come centro di alta formazione è la prima a dotarsene; e probabilmente anche come istituzione musicale. Il suo lancio ufficiale avviene oggi (ore 21), in concomitanza con l’avvio della stagione «Micat in vertice» («splende sulla vetta», dal nome del motto posto sullo stemma del conte Guido Chigi Saracini, il noto fondatore dell’Accademia): ne è protagonista Michele Campanella, che torna alla Chigiana per un programma a dir poco temibile; le tre ultime Sonate, opp. 109, 110 e 111 , di Beethoven, pagine dove il pianoforte apre strade misteriose, visionarie, modernissime quanto dense di spiritualità. Il concerto potrà essere seguito gratuitamente su www.digital.chigiana.org, ma verrà anche trasmesso sui canali social dell’Accademia. «Chigiana Digital non è solo una concert hall (il modello seguito più evidente è quello della Digital Concert Hall dei Berliner Philharmoniker ndr ), ma una casa che rispecchia le varie anime della Chigiana — spiega il direttore artistico Nicola Sani — Sarà il luogo dove poter vedere e rivedere le lezioni dei nostri grandi insegnanti, ma anche dove poter prendere conoscenza dei documenti audio e visivi conservati nell’archivio». Ad esempio? «Abbiamo restaurato le registrazioni audio di concerti degli anni Settanta e Ottanta, come quelli con Rosalyn Tureck e Yo-Yo Ma, e le riprese video di interessantissime lezioni tenute da Mauricio Kagel e Luciano Berio. Ma vogliamo far conoscere anche produzioni operistiche che fanno parte della storia della Chigiana, come La colombe di Gounod e Anaïs Nin di Andriessen». Ma come si è giunti alla Chigiana Digital? «Negli ultimi anni, la Chigiana ha fatto importanti investimenti nelle riprese digitali, e per garantire l’attività didattica abbiamo lavorato, già dalla scorsa estate, su una piattaforma ad alta definizione, in modo da garantire la miglior trasmissione possibile del suono. Diciamo — ammette Sani — che il dilagare del Covid e tutte le limitazioni che ne sono derivate non hanno fatto altro che accelerare la realizzazione di questo processo di aggiornamento tecnologico». Chigiana Digital per Sani rappresenta la garanzia di una progettualità futura, «sarà uno spazio da riempire con contenuti appositi, come conferenze e presentazioni, destinati ad un grande pubblico, ma anche per un pubblico che potrà avere un accesso privilegiato».
Ma questo vorrà dire rinunciare del tutto alle manifestazioni dal vivo? «Assolutamente no — rassicura — la Chigiana Digital è un modo per ampliare la nostra offerta, non intendiamo fare concerti solo per le telecamere. La “Micat” inaugura simbolicamente con Campanella, trasmetteremo poi il concerto di Natale del Coro della Cattedrale di Siena Chigi Saracini diretto da Lorenzo Donati, ma dopo ci fermeremo. Riprogrammeremo i concerti già previsti, perché vogliamo proporli dal vivo. Aspetteremo». In attesa di nuovi dpcm, in attesa di tempi migliori.
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