Dentro il Pd alza la testa la fronda anti Parrini.

Il renziano Gazzetti e l’orlandiana Nardini: “Cambiare il partito”.
MASSIMO VANNI
PD, sfida congressuale al segretario Dario Parrini. «Al suo modello di partito dogmatico, della serie si fa così o niente, noi vogliamo un partito capace di ascoltare e di coinvolgere », dice il renzianissimo consigliere regionale di Livorno Francesco Gazzetti. «Non si è fatta nessuna riflessione sulle sconfitte subite, serve invece un partito più partecipato e aperto», sostiene l’orlandiana consigliera pisana Alessandra Nardini. È la ‘strana alleanza’ interna che si sta saldando in vista della stagione congressuale che si aprirà nelle prossime settimane. Un’alleanza che conferma come, all’interno dello stesso campo renziano, convivano ormai due ‘sensibilità’ e due parrocchie. E come una di questa si sente così lontana da Parrini da sentirsi vicina alla minoranza orlandiana.
Sono parrocchie che esistono solo nel gruppo dirigente o hanno un fondamento anche nei circa 750 circoli del territorio toscano? La risposta la dovranno dare i congressi, chiamati ad eleggere il nuovo gruppo dirigente toscano.

Per adesso però la ‘strana alleanza’ tra gli eletti c’è. «Tutti gli iscritti ci chiedono di non stare a litigare e per quel che mi riguarda, dopo aver fatto di tutto per far prevalere la mozione Renzi, ritengo si debba passare, come dice il segretario nazionale, dal partito dell’Io a quello del Noi», sostiene Gazzetti. Protagonista da mesi di un tandem politico con Monia Monni, la vicecapogruppo regionale che anche Stefano Bruzzesi, degradato da Parrini a semplice componente della segreteria regionale (senza più la delega degli enti locali), vorrebbe come candidata alla successione di Parrini in nome della ‘discontinuità’. Contrapposta cioè alla continuità rappresentata dal candidato ‘delfino’ Antonio Mazzeo, attuale vice di Parrini.

Con Gazzetti, Monni e Bruzzesi, in Regione ci sarebbero i renziani Stefano Scaramelli di Siena, Giacomo Bugliani di Massa, Massimo Baldi di Pistoia. Oltre al gruppo degli orlandiani (Ilaria Bugetti, Simone Bezzini, Andrea Pieroni, Valentina Vadi più Nardini). Mentre Parrini avrebbe dalla sua, oltre a Mazzeo, Gianni Anselmi e il capogruppo Leonardo Marras. Saranno questi i fronti interni attorno ai quali gireranno i prossimi congressi?
«Abbiamo bisogno di innescare tutte le energie e le potenzialità che ci sono, per questo però serve un partito più aperto», insiste il consigliere Gazzetti. Mentre l’orlandiana Nardini avverte che «non si tratta di stare col fiato sul collo del governatore Rossi ma di interrogarsi sul partito».
fonte: La repubblica, https://www.repubblica.it