Da dentro il Pd c’è chi vuole le primarie

di Pierluigi Piccini

Interessante come nel Pd si chiedano le primarie per individuare il candidato a sindaco per le prossime amministrative del 2023. Se ne è fatta portatrice la candidata del Ceccuzzi, la Mazzarelli che durante il recente congresso del suo partito ha numerose volte ribadito che il candidato sindaco deve essere deciso con le primarie. E non solo Giulio Carli e Simone Vigni eletti nella lista Mazzarelli nell’ultima assemblea dell’Unione Comunale di Siena hanno sostenuto la stessa tesi. Non abbiamo capito se la proposta delle primarie sia quella di farle esclusivamente all’interno della coalizione o di aprirle anche all’esterno. In tutte e due i casi la realizzazione di questa ipotesi ha bisogno del 35% più uno dei voti degli aventi diritto. Se fosse una consultazione interna basterebbe essere iscritti al Pd o ai partiti che faranno parte della coalizione e tutto finirebbe li. Nel caso di primarie aperte all’esterno i partecipanti al momento del voto dovranno dichiarare e impegnarsi formalmente a votare alle elezioni amministrative la coalizione che fa capo al Pd, indipendentemente dal risultato delle primarie.

Per quanto ci riguarda staremo a vedere le reali volontà del partito di Roncucci con molto disinteresse.