Crt, nuove acquisizioni per Gam e Rivoli

Nel Comitato Scientifico della Fondazione per l’Arte sono entrati Francesco Manacorda e Beatrix Ruf

TORINO. Ancora grandi personalità internazionali per il Comitato Scientifico della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Ieri il Comitato si è riunito a Torino con i suoi due nuovi membri: il torinese Francesco Manacorda, per due anni direttore di Artissima e oggi direttore artistico della V-A-C Foundation di Mosca e Venezia, e la curatrice tedesca Beatrix Ruf, già direttrice dello Stedeljik di Amsterdam. Manacorda e Ruf si affiancano Sir Nicholas Serota, per trent’anni direttore della Tate, presidente di Arts Council England, e a Manuel Borja-Villel, direttore del Centro de Arte Reina Sofía di Madrid.

I nuovi inserimenti nel Comitato scientifico, organo fondamentale della Fondazione, «sono stati decisi per favorire un progressivo ricambio generazionale, con l’apporto di nuovi contributi, visioni e opportunità di confronto», ha detto l’avvocato Fulvio Gianaria, presidente della Fondazione che ha come missione la promozione e valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea come fattore di sviluppo per Torino e il Piemonte attraverso l’accrescimento della propria collezione con la particolare finalità di essere resa disponibile in comodato ai musei Castello di Rivoli e GAM. Con l’inserimento di Manacorda e Ruf, è stata anche istituita la carica di presidente onorario assegnata a Rudi Fuchs, primo direttore di Rivoli.

Ieri, dopo aver visitato le collezioni di Rivoli e della GAM, accolto dai vertici della Fondazione, dalla direttrice di Rivoli, Carolyn Christov Bakargiev, e dal direttore della GAM, Riccardo Passoni, il Comitato ha iniziato i ragionamenti sulle linee delle prossime acquisizioni proposte dai direttori dei due musei (in vista di Artissima: tradizionalmente avvengono in occasione della fiera). «La Collezione, costantemente arricchita negli anni con un investimento di oltre 40 milioni di euro, oggi conta oltre 850 opere di più di 200 artisti», ha ricordato Massimo Broccio, segretario del Consiglio della Fondazione. «Si tratta di una delle maggiori collezioni in Europa e il Comitato ha sempre svolto un ruolo fondamentale: il processo è molto rigoroso e trasparente. Il Consiglio della Fondazione non interviene nelle valutazioni, i direttori propongono, il Comitato dà il parere sulla qualità e la congruità del prezzo».

Beatrix Ruf ha sottolineato il valore di questa collaborazione pubblico-privata: «È importante, quando costruisci la storia di un museo, avere un lungo tempo davanti». E Manacorda: «È un progetto che per Torino ha un’importanza enorme: senza la Fondazione, l’arte contemporanea a Torino non riuscirebbe ad avere il ruolo che ha nonostante le difficoltà finanziarie che sono più della politica che dell’arte contemporanea». Il presidente Gianaria ha sottolineato come le acquisizioni della Fondazione, in un tempo in cui i musei hanno meno risorse a disposizione rispetto al passato, «diventano traino per l’attività espositiva, importanti nel rapportarsi con altri musei europei e mondiali per i prestiti. Un esempio è l’Arte Povera che Rivoli ha portato a Sanpietroburgo, realizzando un’importante opera di internazionalizzazione per il brand della città».

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