Commissione d’inchiesta sulle crisi bancarie.

Commissione d’inchiesta sulle crisi bancarie Sì alla legge sui salvataggi

I grillini chiedono la presidenza dell’organismo parlamentare Gentiloni: «E stato giusto intervenire, basta demagogie»

ROMA Il Presidente della Repubblica ha firmato la legge per l’istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario. La firma arriva nello stesso giorno dell’approvazione alla Camera del decreto sulle banche venete con 211 voti a favore, 91 contrari e 3 astenuti. Mentre il decreto legge per la liquidazione coatta amministrativa della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca va all’esame del Senato, resta da risolvere la definizione dell’organismo parlamentare che dovrebbe indagare sui crac di questi anni, con i poteri della magistratura.

Non sono stati ancora indicati né il presidente né i membri, non c’è ancora un accordo politico su come procedere. «Evidentemente il nostro rispettoso pungolo ha avuto qualche effetto», dice il capogruppo forzista alla Camera Renato Brunetta, a proposito della firma di Sergio Mattarella. «Adesso la Commissione parlamentare d’inchiesta parta subito, senza ulteriori ritardi. I cittadini vogliono trasparenza, verità e giustizia».

I commissari, 40 parlamentari, 20 deputati e 20 senatori nominati dai presidentidelle Camere, in teoria dovrebbero essere indicati entro una settimana. Poi passeranno altri 10 giorni per la scelta del presidente: insomma la Commissione non sarà in grado di operare, causa la pausa estiva, prima della fine di settembre. Una volta formata, dovrà definire un metodo di lavoro, un elenco di audizioni. Non è improbabile che alla fine si entri nel vivo durante la campagna elettorale per le Politiche. E altrettanto probabile che la Commissione non riesca a finire i suoi lavori visto che la legislatura termina a marzo.

Il M5S intanto reclama il presidente: «In ragione della nostra forza parlamentare e della nostra totale distanza da qualsivoglia scandalo bancario, chiediamo naturalmente la presidenza della commissione». La commissione dovrà indagare sulla crisi di istituti bancari come Mps e le due venete, su quelli finiti in risoluzione come Banca Marche, Carige e Carichieti e Banca Etruria. Sugli interventi in favore delle banche il premier Paolo Gentiloni ha detto: «Essere intervenuti è stato giusto e doveroso.

Accordo sugli esuberi Accordo tra sindacati e Intesa Sanpaolo: 4 mila esuberi, di cui tremila dalle ex banche venete

 

Chi parla di regali ai banchieri fa demagogia facile. Penso che i responsabili debbano pagare, non li assolviamo, soprattutto in un settore dove il management non è pagato in modo misero: chi sbaglia paga e se c’è dolo ne risponde».

Tornando al decreto banche, il via libera della Camera consente di trasferire a Palazzo Madama il provvedimento di 1o articoli, che prevede la cessione dei due istituti veneti a Intesa Sanpaolo. Ieri i sindacati e Intesa Sanpaolo hanno raggiunto l’accordo sugli esuberi degli istituti veneti: circa 4 mila uscite in due fasi distinte.

Andrea Ducci, Marco Galluzzo

 

venerdì, 14 luglio 2017 CORRIERE DELLA SERA