Caccia ai pianeti, vaccini e robot La ricerca toscana si mostra in piazza.

La festa della ricerca, una festa per la ricerca. Migliaia di persone, dai bambini agli anziani, sono state coinvolte ieri nelle iniziative della Notte di ricercatori» che si è tenuta a Firenze, Pisa, Siena e Prato. Dai concerti ai laboratori per i giovanissimi, dai teatri agli orti botanici, dalle piazze alle stesse sedi universitarie. A Firenze il fulcro delle iniziative è stato l’Orto Botanico di via Lamarmora, affollato fin dalle 15. Il Giardino dei Semplici ha ospitato molti laboratori per i più piccoli, decine di «lezioni» di ricercatori rivolti a tutti, dimostrazioni di droni, anche sottomarini. A dare il via però alla giornata era stato Roger Hunter, program manager della missione Nasa alla ricerca di altri pianeti simili alla Terra. Sempre al Giardino dei Semplici, è stata presentata «Earth. Due parole sul futuro», l’installazione di arte contemporanea creata da Ornella Ricca e Pietro Spagnoli. E la sera, al Teatro Verdi, in scena è andata «Creatività, conoscenza, cultura, un acrobatico equilibrio», fiaba musicale di e con il rettore Luigi Dei, accompagnato dalle Orchestre riunite del Sistema toscano, dall’Orchestra dell’Università, con il Coro dell’Ateneo, l’Insieme vocale Orophonia e la Polifonica San Lorenzo.

La Notte dei ricercatori a Pisa — promossa da Università, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna, Cnr , Ingv e Infn — ha portato esposizioni e iniziative di divulgazione scientifica nel centro storico e nei musei di Calci. Partecipato l’incontro sull’«intervista impossibile» (cioè inventata con citazioni) a Paolo Savi, celebre zoologo e geologo, nonché direttore del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, scomparso nel 1871. Inedita la «fuga dalla Certosa», in cui i partecipanti, grazie alle conoscenze generate dalla ricerca, hanno dovuto trovare la via di uscita dal complesso monumentale. Al Cnr, Maurizio Tesconi ricercatore di Iit-Cnr e studioso di social network addiction (drogati da social) , ha illustrato i dati della sua ricerca: Instagram è il social network che dà più dipendenza. In Logge dei Banchi ampio spazio alle aziende spin-off degli atenei. Tra i protagonisti il dipartimento di informatica, nel cui stand si poteva interagire con le creazioni tecnologiche dei ricercatori: tra le novità un server di calcolo per far risparmiare energia elettrica. E in largo Ciro Menotti laboratori aperti a tutti.

A Siena per l’evento cloud della Notte dei ricercatori sono stati chiamati i Baustelle, che hanno suonato ieri sera in piazza del Campo, ma i veri protagonisti dell’evento sono stati i bambini. Entusiasti e pieni di curiosità hanno assediato dal primo pomeriggio i vari stand, desiderosi di diventare partecipi degli esperimenti. Molti quelli dedicati ai vaccini, con l’obiettivo di abbinare al gioco l’informazione. Nel chiostro di San Francesco spazio anche alla genetica, con i piccoli scienziati impegnati nell’utilizzo del microscopio. Al Santa Chiara Lab l’attenzione è stata posta sulle nuove tecnologie: robotica, informatica e creazione degli algoritmi. Un posto di rilievo è stato riservato anche alla storia: un excursus temporale dal paleolitico al tardo Medioevo, fino ad arrivare agli studi di Galileo. Nel complesso sono stati 92 gli eventi proposti, con 220 ricercatori impegnati e 17 luoghi cittadini coinvolti.

Marzio Fatucchi (hanno collaborato Sharon Braithwaite e Aldo Tani )