In questa ricostruzione c’è del vero. La trattativa sulla donazione fu avviata da me e dal direttore Pitteri. Ci furono molti incontri, sia di carattere tecnico che culturale. L’opportunità era ed è interessante, ma il Comune ha fatto una scelta “passiva”, non negoziando adeguatamente il progetto. Che è stato acquisito praticamente a scatola chiusa, forse perché non avendo idee autonome si attaccano disperatamente a tutto ciò che gli passa vicino. Ma così non c’è governo delle politiche culturali ma solo un gigantesco Luna Park.