Le sofferenze delle banche italiane sono aumentate ulteriormente e raggiunto un nuovo livello record. È quanto emerge dall’ultimo bollettino mensile dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana). Le sofferenze lorde sono cresciute a settembre di €3 miliardi rispetto ad agosto e di €32,3 miliardi rispetto allo stesso mese del 2013 (+22,4%) arrivando ad un totale di circa €177 miliardi. L’ABI avverte che a seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità dei prestiti è ulteriormente cresciuta. Le sofferenze nette sono risultate a settembre pari a €81,4 miliardi, €1,9 miliardi in più rispetto al mese precedente e €9,8 miliardi in più rispetto al settembre 2013 (+13,7% l’incremento annuo). In rapporto agli impieghi, le sofferenze lorde risultano pari al 9,3% a settembre (7,5% un anno prima). Si tratta del più alto livello dal giugno del 1998. Tale valore raggiunge il 15,6% per i piccoli operatori economici (13,2% a settembre 2013), il 15,4% per le imprese (12% un anno prima) ed il 6,7% per le famiglie consumatrici (6,2% a settembre 2013). Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi totali si è attestato al 4,5%, dal 4,41% di agosto e dal 3,85% di settembre 2013. Per quanto riguarda i prestiti bancari ad ottobre c’è stato, secondo l’ABI, un miglioramento della dinamica annua. Sulla base di prime stime il totale prestiti a residenti in Italia (settore privato più Amministrazioni pubbliche al netto dei pct con controparti centrali) si è attestato a €1.814,9 miliardi, segnando una variazione annua di -1,9% (-2,2% il mese precedente). I prestiti a famiglie e società non finanziarie hanno ammontato ad ottobre a €1.414,5 miliardi, con una variazione annua di -0,8%, il miglior risultato da maggio 2012 (-0,8% anche a settembre 2014). Nel mese di settembre la dinamica dei prestiti alle imprese non finanziarie è risultata pari a -3,3% (-3,8% il mese precedente). In lieve flessione la dinamica tendenziale del totale prestiti alle famiglie (-0,6% a settembre 2014, -0,7% il mese precedente).
Banche: Le sofferenze aumentano a 177 miliardi, nuovo record.
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