B.Mps: pronta a cedere 9,7 mld Npl

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Oggi : Martedì 4 Febbraio 2020

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Un perimetro più ristretto rispetto a quello ipotizzato inizialmente, ma un prezzo medio vicino ai valori di bilancio. Si può vedere il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno nella bozza sul de-risking del Montepaschi che in questi giorni sta circolando a Roma e a Bruxelles. Secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza, l’ipotesi su cui advisor e tecnici del Tesoro stanno lavorando e che nelle prossime settimane potrebbe ricevere l’imprimatur della Commissione Europea prevederebbe la cessione di un portafoglio di non performing exposure vicino a 9,7 miliardi.

Uno stock inferiore quindi rispetto alle ipotesi più ambiziose circolate nei mesi scorsi (l’asticella era stata elevata fino a 14,5 miliardi, pari all’intera esposizione deteriorata riportata nella trimestrale al 30 settembre). Anche così però l’operazione avrà un impatto decisivo sugli attivi della banca senese, riducendone la rischiosità. Sotto il profilo tecnico il portafoglio sarà trasferito ad Amco (la ex Sga) attraverso una scissione societaria che isolerà la good bank dalla bad bank. Sempre secondo quanto si apprende, gli ultimi ritocchi al piano potrebbero ritardare ancora di qualche settimana il verdetto della DgComp di Bruxelles che potrebbe essere formalizzato in prossimità del 20 febbraio (anche se non c’è alcuna scadenza formale). Il lavoro comunque procede intenso: sul dossier c’è infatti un nutrito gruppo di tecnici e di consulenti, da un lato Lazard e Kpmg per Mps e dall’altro Equita per Amco, con la possibilità che il Tesoro selezioni propri advisor quando si entrerà nella fase operativa. L’obiettivo è ottenere luce verde da Bruxelles per sbloccare il de-risking e tentare così di imprimere un’accelerazione all’uscita dello Stato. Quella decisa nel 2017 infatti è una nazionalizzazione a tempo. L’accordo raggiunto dal governo Gentiloni dopo una lunga trattativa prevede non solo la privatizzazione entro il 2021 ma anche la presentazione di una exit strategy a metà tragitto. Smarcare questo passaggio sarà essenziale e il sistema bancario sta monitorando la partita per capire se un’accelerazione sia o meno imminente.

red/lab