di Pierluigi Piccini
L’accelerazione sul sistema proporzionale è ormai evidente. Le ultime elezioni regionali permettono di leggere in nuce quello che sarà, con molta probabilità, lo scenario dei prossimi appuntamenti elettorali. Appuntamenti che diventeranno sempre più artefici del ritorno agli schieramenti contrapposti di destra e sinistra, dopo la parentesi sovranista e post-ideologica. La sinistra si sta organizzando intorno al Pd che, non avendo altre possibilità di aggregare forze politiche, non può che mettere in campo una strategia di apertura alle articolazioni sociali in fase di formazione. In questa situazione è possibile che il rapporto con il movimento Cinque Stelle si consolidi. Per la destra serve un’analisi dettagliata su ciò che è avvenuto sia in Emilia che in Calabria. La destra fa il pieno di voti, ma non Salvini. In Emilia il partito che cresce considerevolmente è Fratelli d’Italia, in Calabria Forza Italia batte la Lega, mentre si registra una buona affermazione della Meloni. Anche da un punto di vista ideologico, Fratelli d’Italia guarda a una visione più marcatamente di destra, mentre Berlusconi rivendica una politica di tipo liberale. Anche su questa diversa visione strategica si aprono dei possibili conflitti. La Lega in Emilia ha perso, secondo gli esponenti di Forza Italia, perché non dà garanzie (il famoso citofono) e ha impaurito l’elettorato. Con molta probabilità si aprirà una forte concorrenzialità fra Salvini e Meloni per la leadership nello schieramento di destra, di questa competizione qualcosa si inizia già a vedere. E veniamo a Siena dove, se tutto va come previsto alle scadenze naturali, la città voterà in concomitanza con le elezioni politiche. Fatto da non sottovalutare. Il passaggio di alcuni esponenti della maggioranza dalla Lega e Voltiamo pagina al partito della Meloni non può che rafforzare l’analisi sopra descritta. C’è anche chi lascia la Lega per andare a formare, potenzialmente, non avendo al momento i numeri, un ulteriore schieramento di ultradestra come Vox. Tutto ciò ha smentito chi prevedeva il posizionamento provvisorio del gruppo misto in attesa dei risultato delle elezioni regionali toscane. Gruppo misto che avrebbe potuto, in parte, costituirsi come nuova lista civica e strizzare l’occhio a Italia Viva. Anche se lo stesso Renzi è in difficoltà con il proporzionale e il relativo sbarramento. È, altresì, probabile, a questo punto, che i portatori di voti lavorino per ridimensionare la Lega senese a vantaggio di Fratelli d’Italia, con buona pace del Salvini locale. Lo schieramento alternativo al centrodestra locale non può che essere soddisfatto dello scenario che si sta aprendo. La sostituzione nella competizione amministrativa di un partito ideologico, fortemente caratterizzato a destra come Fratelli d’Italia ad un altro, la Lega ridimensionata, è per lo schieramento progressista decisamente positivo. Molto di ciò che potrebbe accadere sta nelle mani del Pd se riuscisse a redimere le varie correnti interne e risolvere correttamente il rapporto con i suoi amministratori che sono oggi, di fatto, il Partito. Le dichiarazioni di apertura sulla scia delle proposte di Zingaretti rimangono ancora enunciazioni di principio, tutte da verificare e valutare. Viceversa, anche se in modo sotterraneo, stanno nascendo, insieme al civismo, nuove forme di impegno sociale che contrastano decisamente la spinta di destra che l’attuale maggioranza comunale ha ulteriormente rafforzato a discapito della sua componente civica. Di questo non possiamo che ringraziare De Mossi, artefice di questo risultato.