“Attorno alla Pop Art”, icone dalla Collezione Sonnabend.

In una mostra al Centro Candiani di Mestre quaranta opere ripercorrono gli anni Sessanta negli Stati Uniti. Tra gli autori Warhol, Lichtenstein, Johns, Dine, Wesselmann, Oldenburg e Rauschenberg

Andy Warhol, Campbell's Soup Can (Turkey Noodle), 1962, serigrafia su tela, 51x41cm; The Sonnabend Collection Foundation, in prestito a lungo termine a Ca' Pesaro, International Gallery of Modern Art, Venezia; © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2016

Andy Warhol, Campbell’s Soup Can (Turkey Noodle), 1962, serigrafia su tela, 51x41cm; The Sonnabend Collection Foundation, in prestito a lungo termine a Ca’ Pesaro, International Gallery of Modern Art, Venezia; © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2016

La Fondazione Musei Civici di Venezia inaugura negli spazi del Centro Culturale Candiani, a Mestre, la mostra “Attorno alla Pop Art nella Sonnabend Collection. Da Johns e Rauschenberg a Warhol e Lichtenstein e a Koons”, visitabile dal 15 luglio al 5 novembre.

Sotto la direzione scientifica di Gabriella Belli e la cura di Antonio Homem, la rassegna ripercorre, attraverso un nucleo di oltre quaranta opere provenienti dalla Collezione Sonnabend – dal 2012 in deposito a lungo termine presso la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro – gli anni Sessanta negli Stati Uniti. È durante questo periodo che si afferma negli Stati Uniti, diventati nel frattempo il centro della produzione culturale e artistica mondiale, un nuovo modo di concepire l’opera d’arte, che si misura con la nascente cultura di massa e i nuovi media. Dissacratoria e ironica, ma anche caustica e critica verso quella nuova società, già allora “schiava” dell’industria dei consumi dell’omologazione, la Pop Art diventerà uno dei movimenti più influenti nell’immaginario di tutto il Novecento.

Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Jasper Johns, Jim Dine, Tom Wesselmann, Claes Oldenburg, Robert Rauschenberg e molti altri autori sono in mostra con opere-icone come la serie delle Campbell’s Soup Can o le Nine Jackies di Warhol – che firma anche il ritratto di Ileana Sonnabend in apertura dell’esposizione – la Little Aloha e il famoso Hot Dog di Lichtenstein o, ancora, i celebri Combine Paintings di Rauschenberg e il Figure 8 di Johns.

I maestri della corrente Pop sono presentati a Mestre insieme ad artisti loro contemporanei europei, tra cui Pistoletto, Arman, Christo e Mario Schifano e ad autori di una generazione successiva, come Jeff Koons e Haim Steinbach, che riprendono la Pop Art con un approccio concettuale.

Furono proprio Ileana e il primo marito Leo a dare inizio in America a questo movimento artistico, grazie alla scoperta precoce del lavoro di Rauschenberg e Johns – dapprima avvenuta in Inghilterra – le cui opere furono esposte per la prima volta proprio nella loro galleria a New York, verso la fine degli anni Cinquanta. In seguito quando, nel novembre 1962, Ileana e il secondo compagno Michael Sonnabend aprono la loro galleria a Parigi, il desiderio che li muove è quello di presentare al pubblico europeo i giovani artisti americani.

La mostra, visitabile gratuitamente tutte le domeniche di agosto, si inserisce nel ciclo di esposizioni che la Fondazione Musei Civici ha presentato in occasione della 57ª Biennale d’Arte, ed è accompagnata da un catalogo edito da Linea d’Acqua (Venezia, 2017).