Arriva da Londra l’offerta giusta per le Terme di Montecatini

Aperte le buste, due proposte bocciate. Il sindaco: «Avanti con questo percorso»

Mauro Bonciani

 

È la International Tax Advisor Limited, società che ha sede legale a Londra e con il core business in tasse e finanza, l’unico soggetto che ha soddisfatto i requisiti richiesti dal bando pubblicato dalle Terme di Montecatini con l’obiettivo di cedere la maggioranza delle proprie azioni, oggi in mano a Regione Toscana e Comune di Montecatini Terme. Dopo l’apertura delle buste infatti non sono state ammesse altre due manifestazioni di interesse arrivate da altri due soggetti, a causa, come spiega l’amministratore unico della società Alessandro Michelotti, di una «documentazione non conforme».

Il bando scaduto a metà settembre era stato riaperto fino al 12 ottobre di fronte a una unica proposta e alla fine è arrivata la svolta, nella ricerca di un rilancio delle Terme che va avati da anni è arrivata, sia pure parziale. La procedura entra infatti in una seconda fase, che culminerà con la presentazione di una formale offerta d’acquisto, da consegnare entro l’11 novembre da parte dei potenziali acquirenti. La International Tax Advisor Limited ha uffici anche in Texas e a Hong Kong, conta investimenti dall’energia alla manifattura, dal settore alberghiero a quello immobiliare, vanta un capitale sociale da 500 milioni di sterline e Ceo è Stefano Fabbri. Adesso verrà dato accesso alla data room alla società e tra un mese si saprà se arriverà l’offerta di acquisto da 35 milioni per la maggioranza della spa, impegnandosi a investire almeno 25 milioni nel rilancio della struttura in due anni.

«L’esito di questa prima fase della procedura — dice il sindaco della città termale Luca Baroncini — dimostra che il percorso intrapreso e condiviso con la Regione Toscana poteva effettivamente sfociare in una manifestazione d’interesse. Siamo ottimismi, pur nella necessaria cautela per la soluzione di questa lunga vicenda. Certo tre concorrenti erano meglio, ma il bando è selettivo e questa è una garanzia della serietà del soggetto ammesso. Come Comune siamo favorevoli all’ingresso di investimenti privati per salvare e rilanciare la società delle Terme, un passaggio importante per la città, la provincia, la Toscana, il Paese».

Ma il Comune rimarrà nella società? «Certo — risponde Baroncini — ci sono grandi potenzialità: se non ci crediamo noi, perché dovrebbe farlo i privanti? La nostra presenza è una garanzia per loro e per il territorio».

 

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