LUNEDÌ 8 DICEMBRE 2014 16.31 GMT
Quando Albert Einstein è morto nel 1955 ha lasciato migliaia di manoscritti in giro per il mondo, nelle università in cui insegnava (Princeton e Hebrew University of Jerusalem), in attici, in scatole di scarpe. In tutto, almeno 80.000 documenti che adesso grazie a Digital Einstein sono accessibili online. Lettere, appunti, cartoline, quaderni e diari che sono stati digitalizzati in un colossale progetto iniziato nel 1986 proprio da Princeton e Hebrew University. Oltre a questo, da tempo Einstein Papers Project ha pubblicato 13 volumi dei trenta in programma contenenti i manoscritti del fisico. Come ha scritto Diana Kormos-Buchwald, a capo del progetto di digitalizzazione è possibile vedere manoscritti in inglese e in tedesco, le lettere d’amore scritte da Einstein, i documenti del suo divorzio, i quaderni con la teoria della relatività, e ancora le lettere scritte all’amico Michele Besso.