A Montepulciano boom del turismo trainato dalle fiction.

MAURIZIO BOLOGNI
MONTEPULCIANO. Ciuf ciuf, tutti in carrozza, si parte. Il trenino finto scarrozza quindici turisti a viaggio partendo dal tempio di San Biagio, opera di Antonio da San Gallo Il Vecchio che si visita pagando di 3,5 euro. Dovendo scegliere, molti turisti gli preferiscono il più caro (8 euro) mini convoglio, in realtà un bussino elettrico, che sale fino al set di Medici 2. Sarebbe, questa, Piazza Grande, una delle più belle d’Italia, progettata dai geni del Rinascimento. Ma per i viaggiatori del trenino, è il set dove – udite udite – giovedì si è materializzato perfino Raul Bova. E allora, selfie. E scatti agli ignari paesani che si affacciano sotto le volte dei palazzi. E si arrabbiano parecchio: «Ci sentiamo come animali allo zoo». Manca solo il cartello di accoglienza: Benvenuti a Montepulciano, la Disneyland del Rinascimento. Anzi, del Medioevo, come recita il depliant del trenino, che poi raddoppia lo scivolone storico definendo Acropoli Piazza Grande. «Dicono di aver scritto così per attirare più turisti», sferza ironico Francesco Tiradritti, uno dei più quotati egittologi italiani, che a Montepulciano ci è nato. È uno dei “cittadini indignati” che lanciano l’allarme: temono che la loro città gioiello venga travolta dall’esplosione di un turismo di cattiva qualità, attirato dalle fiction e assecondato da un governo della città che sembra tentato da un modello di sviluppo insostenibile: parcheggi, infrastrutture e centri commerciali per accogliere i visitatori. In mille si sono ribellati sottoscrivendo una petizione. E al loro fianco Fai, Italia Nostra, Legambiente.
Montepulciano è un caso. Mentre l’economia mondiale incominciava ad andare a fondo col crollo di Lehman Brothers, proprio in quell’anno, il 2008, qui in Piazza Grande si girava New Moon, seconda puntata della saga Twilight, opera cult tra i giovanissimi, campione d’incassi. Da quel giorno Piazza Grande è diventato un grande set per ogni tipo di fiction: dalla settima serie di Carabinieri ai
Medici 1. Da settembre una produzione giapponese ha girato Michelangelo e il network Abc ha acceso le telecamere per la serie televisiva statunitense Quantico, mentre in questi giorni all’imponente e invasiva produzione
dei Medici 2 si aggiunge una coppia americana che con telecamera a spalla gira un documentario per una rete americana.
E coi set su Montepulciano si è abbattuta una valanga di visitatori: in 20 anni le presenze turistiche sono raddoppiate da 150mila a 300mila, ma il Centro Studi Turismo di Firenze ha calcolato che ogni anno il piccolo borgo è invaso da quasi 2 milioni di visitatori, in media 5.400 al giorno. Così, grazie alla fiction, mentre la crisi economica travolgeva il mondo, un pezzo di Montepulciano faceva soldi: tra 2009 e 2016 la ricchezza dei poliziani (si chiamano così gli abitanti) è lievitata di oltre il 30% con l’imponibile Irpef salito da 135 milioni a 175 milioni di euro.
Felici molti operatori economici. «I set delle fiction? Un toccasana», dice il “cicerone” che accompagna americani a giapponesi alle visite delle Cantine Contucci (proprio sotto Piazza Grande), mesce assaggi di Nobile e offre bottiglie in vendita. Non tutti la pensano come lui. «Da novembre ci sono anche la Casa di Babbo Natale e 80 bancarelle, questo turismo appiattisce, sbrana», protesta Maria Stuart, che gestisce alloggi di qualità in un palazzo antico. «Qui solo vino e cacio, borse e cemento », si arrabbia Piero Cappelli, che guida i comitati di cittadini contro i progetti del Comune per assecondare la pressione sulla città. Il comitato ha nel mirino l’ampliamento in cemento del supermercato Conad che si sta realizzando – a spese di terrazzamenti alberati d’inizio XX secondo – con un rialzamento che sarà visibile dalle mura antiche a 200 metri; la massiccia passerella pedonale in acciaio che deturpa il panorama e che sarà inaugurata oggi; e soprattutto i parcheggi sotterranei multipiano per i quali il Comune ha chiesto manifestazioni d’interesse a project financing in tre zone diverse. Su quello de Il Bersaglio, che comporterebbe sbancamenti sotto la chiesa di Santa Maria in zona di sensibilità paesaggistica e idrogeologica, le associazioni alzano le barricate. Giovedì la presidente regionale del Fai Sibilla Gherardesca ha inviato a Montepulciano la delegata all’ambiente Franca Lauria: «Il parcheggio al Bersaglio non passerà». Set e non set, turismo o non turismo, a tutto c’è un limite.
Fonte: La repubblica, www.repubblica.it/