Dai Simple Minds a Nutini L’abbraccio di Pistoia Blues
Giulia Gonfiantini
Con l’edizione numero 41 il Pistoia Blues torna alla sua formula più tradizionale, con i grandi concerti in piazza Duomo e la magia che li accompagna. Tra i nomi in cartellone, dal 7 al 16 luglio, ci sono per la prima volta i Simple Minds — con il tour del quarantennale — ed Elisa, mentre spiccano i ritorni di Paolo Nutini e dei Gov’t Mule. «Il festival riapre ai nomi internazionali, mantenendo al contempo lo spazio dato negli ultimi due anni alla musica italiana e d’autore», dice il direttore artistico, Giovanni Tafuro.
La presentazione è avvenuta all’indomani dell’approvazione in Senato del disegno di legge per il riconoscimento della rassegna tra le manifestazioni di assoluto rilievo internazionale. La proposta, che ora deve passare alla Camera, porterebbe un contributo di 250 mila euro all’anno. «Sottolinea, come abbiamo sempre sostenuto, che il festival è una vicenda culturale che in questi 40 anni ha coinvolto completamente la città — spiega il sindaco, Alessandro Tomasi — Ci consentirà di consolidare il lavoro fatto finora come con il libro e la mostra realizzata per il quarantennale, gli eventi invernali, le clinics».
Nove i concerti. Non mancheranno gli appuntamenti collaterali e il mercatino. «Il 2022 mette insieme due anime, quella tradizionale e quella dedicata alle nuove sonorità», spiega ancora Tafuro. Alla Fortezza Santa Barbara il 7 luglio appuntamento con il cantautore svedese The Tallest Man on Earth. Il palco di piazza Duomo sarà inaugurato il giorno seguente con una serata dall’atmosfera blues, dedicata anche al volume realizzato per il 40ennale (Sweet home Pistoia , Volo Libero edizioni). Il 9 tornano a distanza di 10 anni gli statunitensi Gov’t Mule dell’ex The Allman Brothers Band Warren Haynes, promettendo di richiamare il pubblico più fedele. Nel segno della sezione «Storytellers», dedicata ai suoni d’autore, la serata seguente vedrà Elisa con il suo ultimo album e i suoi tanti successi, mentre il 12 arriva il leader degli Afterhours, Manuel Agnelli. Spazio poi nei due giorni successivi al rapper torinese Willie Peyote e alla giovane promessa Ariete. Attesissimo (dopo due rinvii) il concerto dei Simple Minds del 15 luglio, così come la data conclusiva, che vede ancora a Pistoia Blues Paolo Nutini. Tafuro, con l’associazione Blues In, è lo storico organizzatore del festival. L’incarico però scade in autunno, dopodiché l’amministrazione comunale dovrebbe procedere con un nuovo bando per l’affidamento triennale. La soddisfazione è grande, intanto, per il ddl passato in Senato. La proposta d’iniziativa del senatore Patrizio La Pietra, sottoscritta da tutti i senatori pistoiesi, fu presentata a Roma da Tomasi nel 2019, per i 40 anni di storia del festival, e prevede il suo inserimento tra le manifestazioni riconosciute dalla legge 238 del 20 dicembre 2012. L’approvazione sarà fondamentale per realizzare progetti nell’arco dell’anno e dunque nell’ottica, per il sindaco, di «dare sostanza e continuità» a quanto fatto finora. Puntando ad esempio alla creazione di un museo, ossia di una sede per l’archivio dei materiali riguardanti il Pistoia Blues. Tra le idee a cui guardare ci sono anche «momenti più piccoli ma sempre di alta qualità», dunque le edizioni invernali dell’evento e l’estensione dei seminari musicali (le clinics). E in tal senso potrebbe essere utile «la costituzione di un comitato scientifico che dia gli indirizzi di carattere culturale per il massimo coinvolgimento della città».