David Rossi, il pm: “Forse lo preoccupava il ‘gruppo birreria’”

Il pm Aldo Natalini, durante l’audizione sul caso David Rossi, cita un presunto gruppo di potere che l’ex capo Comunicazione di Mps avrebbe conosciuto. Ma Rossi – specifica – non ne faceva parte

Oggi, presso la commissione d’inchiesta sul caso David Rossi, è stato ascoltato il pm Aldo Natalini, uno dei magistrati che ha indagato sul caso e che, durante l’audizione, ha citato la presunta esistenza di un “gruppo della birreria”.

“La paura di una possibile frequentazione con il ‘gruppo della birreria’ anche in relazione alle perquisizioni effettuate, poteva essere un tema di ulteriore preoccupazione”, ha fatto presente il magistrato. L’espressione citata fa riferimento a quello che – come si legge sull’Ansa – viene definito un “presunto gruppo di potere” che avrebbe operato nel senese in merito agli equilibri della città. “Discuteva – è stato specificato, rispetto al “gruppo della birreria – anche di nomine nelle partecipate piuttosto che di affidamenti”.

Il pm ha specificato come David Rossi non facesse parte del “gruppo della birreria” ma che avrebbe potuto conoscerne i membri. “La possibile frequentazione del “gruppo della birreria” – ha aggiunto Natalini – poteva essere un tema di ulteriore preoccupazione”.

Natalini si è detto “ferito” dall’accusa di essere “pm indolenti”. Le attività inchiestistiche svolte dalla magistratura sul caso dell’ex capo Comunicazione Mps sono molto discusse. La procura di Genova aveva anche aperto un’inchiesta che è poi stata archiviata. E le critiche sono continuate, e stanno continuando, anche per via di quanto dichiarato qualche settimana fa dal colonnello dei carabinieri Pasquale Aglieco in audizione. Natalini, nella sua esposizione, è voluto intervenire anche su quel passaggio.

Dopo aver escluso di netto la possibilità che, la sera in cui David Rossi è morto, abbia ricevuto una telefonata dal colonello Aglieco per essere avvisato della morte del dirigente della Monte dei Paschi, Natalini ha spiegato di essere stato chiamato da Antonino Nastasi, un altro dei pm che hanno indagato sul caso. E ha anche annotato di non essere stato in quel frangente il pm di turno.

Natalini ha anche detto la sua sulla presenza del colonello Pasquale Aglieco nell’ufficio di Rossi, così come raccontato dall’Adnkronos“Poteva essere teoricamente sulla porta, poteva aver visto qualcosa sull’uscio – ha fatto presente Nataliani ai parlamentari che gli hanno posto delle domande – ma non lo ricordo dentro la stanza”. Per Natalini, quindi, Aglieco non ha fatto il proprio ingresso nella stanza di Rossi la sera del decesso, mentre avevano inizio le attività d’indagini.

Se l’attività per rimuovere delle presunte microspie è stata definita dal pm audito una “leggenda”, il discorso cambia rispetto ad alcune perquisizioni cui David Rossi fu sottoposto: “Con il senno di poi – ha continuato – abbiamo capito quanto poteva essere invasivo quell’atto che ne ha turbato la psiche. Rossi non è mai stato iscritto nel registro degli indagati e mai è stato oggetto di richiesta di iscrizione, era soggetto terzo rispetto alla persona sottoposta ad indagini”.

Natalini ha raccontato quale fosse l’oggetto della ricerca: “Cercavamo corrispondenza con Mussari, che era indagato”.

 

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