santa maria della scala
Le enormi sale di un museo svuotate dalla presenza umana nel silenzio di spazi smarriti. Il progetto fotografico realizzato da Carlo Pennatini (Siena, 1956) durante i mesi della pandemia mette in luce l’assenza imposta ai luoghi di cultura. Un reportage che è anche una ricerca intima sulla difficoltà provocata dalla chiusura di musei e luoghi d’arte (Effimere presenze, fino a 3 settembre, Santa Maria della Scala /Biblioteca Briganti, santamariadellascala.com). Con la sua macchina fotografica Pennatini documenta i giorni del lockdown all’interno di Santa Maria della Scala senza visitatori, privati della possibilità di cogliere la bellezza e l’arte. Ad abitare gli spazi arrivano due figure eteree, un uomo e una donna, che si muovono senza interesse e senza emozioni (sopra). Solo alla fine di fronte all’immagine della Vergine Maria, l’uomo e la donna riacquistano attenzione e empatia. Un viaggio per immagini che lancia un messaggio dalla forza simbolica sull’impossibilità di emozionarsi se non c’è una forma di partecipazione. (fabrizio villa)