Il Monte dei Paschi a metà aprile ha prestato 11 milioni di euro alla società di un miliardario americano che ha in corso una causa da 186,7 milioni di euro contro la stessa banca e i suoi ex vertici. Possibile? Presti soldi a chi in tribunale ti chiede un maxi risarcimento? Sembra un paradosso (e un po’ lo è), ma potrebbe anche essere il preludio a una buona notizia.
Il miliardario si chiama Jamie Dinan, 62 anni, fondatore di York Capital Management, l’hedge fund americano che a un certo punto nel 2014 fu il primo azionista di banca Mps con il 5%, progressivamente ceduto nei mesi successivi con una perdita consistente. E proprio il «buco» da 520 milioni ha indotto gli americani a citare in giudizio nel marzo 2019 Banca Mps, Nomura e gli ex vertici Alessandro Profumo, Fabrizio Viola, Paolo Salvadori, chiedendo la condanna in via solidale a 186,7 milioni di risarcimento. Il 6 aprile scorso in assemblea i soci Mps leggevano nel bilancio che York «lamenta un presunto comportamento illecito dei vertici della capogruppo che avrebbero falsato la rappresentazione finanziaria nei bilanci» sulla quale si basava anche la valutazione dei titoli quotati. «La causa principale – è scritto sempre nel bilancio – è stata rinviata al 18 maggio 2021 (…) per verificare l’esito delle trattative pendenti fra le parti».