La città si spopola negli ultimi 2 anni fuga di residenti

Sono 10 mila in meno, è l’area Unesco a pagare il prezzo più alto La demografa: ” C’è il rischio che la conseguenza sia un calo nei servizi”
di Ernesto Ferrara
Diecimila residenti in meno negli ultimi due anni. Cinquemila in meno solo da gennaio. Stiamo pericolosamente sfiorando il record negativo dal Dopoguerra toccato nel 2007, dicono gli ultimi dati della statistica del Comune. E stavolta non c’entra solo il calo della natalità, ormai strutturale. Picchia duro la pandemia, non tanto per la mortalità quanto per la ” gelata” dei collegamenti internazionali: per la prima volta dopo tempo il saldo migratorio, cioè la differenza tra il numero di immigrati ed emigrati in città, è pesantemente negativo, addirittura -2.820 a ottobre rispetto a gennaio 2020. L’emorragia sembra diffusa in tutta la città anche se è il centro storico a pagare il prezzo più alto. « Temo che gli effetti di questa tendenza continueranno a mostrarsi anche nei prossimi mesi e occorre stare attenti perchè lo spopolamento innesca una spirale perversa: meno residenza vuole dire meno servizi e ancora meno residenza», avverte la demografa dell’Università di Firenze Elena Pirani. E stavolta l’allarme per Palazzo Vecchio non può che risuonare alla massima potenza.
È come se la città avesse ripreso a restringersi. Per decenni era stato così: dagli anni ‘70 in poi Firenze ha perso decine di migliaia di abitanti a vantaggio della cintura metropolitana, soprattutto i Comuni della Piana che si espandevano in maniera vorticosa, talvolta disordinata, fenomeno chiamato “sprawl urbano”. Dalla fine degli anni ‘ 90 quella tendenza si è interrotta frenando ed è iniziato un periodo di stasi ma comunque col segno meno. Nel 2007 Firenze ha toccato il fondo con 364.710 abitanti. Progressivamente da allora, grazie agli stranieri, è cominciata una lenta ma costante risalita, che ha portato i residenti a quota 376.529 a fine 2018. Da allora, stop. Di nuovo marcia indietro. Con una fuga di residenti più marcata nel centro storico, vittima di un modello di sviluppo che allontana le famiglie. A fine 2019 già i residenti erano diventati 372 mila. A ottobre 2018 siamo a 366 mila. Dal centro è come se fossero spariti 4 residenti al giorno da inizio anno, – 1.230. Un calo di circa l’ 1,7% quando nel quartiere 5 siamo intorno al -1,2%. Causa? Il saldo naturale negativo, certo, più morti che nati. Ma è il flusso migratorio che pesa. Gli arrivi di stranieri negli ultimi anni avevano compensato la denatalità, adesso l’inversione di rotta è netta. E sta accelerando. Basti pensare che ancora dicembre 2019 il saldo migratorio era leggermente positivo, + 364, pur a fronte di un saldo naturale in profondo rosso, -1.931. A ottobre 2020 siamo a con un saldo naturale a – 1.806 e quello migratorio a – 2.820. Gli stranieri, che erano 61.526 a fine 2018, sono 55.799 a ottobre 2020. Che sta succedendo? È il segno che il “sogno” italiano per l’immigrazione invisa ai sovranisti è in buona parte finito. E questo avrà un peso. che i sovranisti non avevano calcolato, perchè una città più piccola è una città più povera, « Nel primo semestre 2020 è quasi certo che si siano interrotti i flussi migratori e i ricongiungimenti. E questo ha un’incidenza maggiore in una città più internazionale della media come Firenze. Tuttavia anche il processo di revisione amministrativa dei dati dell’anagrafe legato all’ingresso di Firenze nel sistema nazionale, potrebbe aver prodotto un effetto pulizia nei dati. E poi occorre sempre guardare ai dati di lungo periodo», osserva Enrico Conti, il consigliere Pd a cui il sindaco Nardella ha affidato la delega della statistica. Colpa del Covid dunque. Eppure forse sono gli strumenti adesso a necessitare un aggiornamento. Il bonus nuovi nati lanciato da Nardella non basta, il piano per riportare la residenza in centro appare complicato. Tra le grandi città italiane il calo fiorentino è tra i più vistosi, a detta degli esperti. « E anche i Comuni dell’area metropolitana non stanno perdendo abitanti. Serve qualcosa di coraggioso per riattrarre residenza, specie in centro», ritiene Pirani.
Firenze – la Repubblicafirenze.repubblica.it

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