MASSIMO CACCIARI
Mentre si sforza encomiabilmente di cambiare il volto dell’Italia e di renderci migliori, non sarebbe disdicevole che il nostro Governo, senza alternative se non catastrofiche, evitasse qualche superflua idiozia. Sulla scuola e sulla follia dei provvedimenti che la riguardano – dall’esaltazione dell’insegnamento a distanza alle norme sul “social distancing” applicate a giovani che la sera si abbracciano tranquillamente in ogni luogo – ho già detto usque ad nauseam. Vorrei richiamare l’attenzione a un recente capolavoro: la gara, scadenza 4 agosto, per 2,5 milioni di banchi quadrati monoposto e 500 mila con sedia girevole, da garantire per la riapertura delle scuole(ma il Covid sarà eterno? Sarà dichiarato unico pericolo per la nostra specie?). A prescindere dalla decrepitezza di questa idea di banco in sé, vorremmo cortesemente chiedere chi sarà in grado di soddisfare la strategica richiesta. La produzione italiana di banchi di tal fatta risulterebbe – dati Confindustria – di 500 mila all’anno, cioè di poco più di 40 mila al mese. Chi risponderà alla gara? L’universo mondo? Russia, Cina e Usa uniti nella lotta? E se qualcuno dirà “ci penso io”, chi sarà mai costui? Quale improvvisatore o truffatore di turno? Possibile mai che i nostri ragazzi non possano tornare a scuola in condizioni di semi-normalità e occorra ricorrere a gare di questo tipo per la fornitura – tecnicamente impossibile – di questo materiale? Ma forse ci saranno pronti da qualche parte banchi e sedie tipo mascherine alla Pivetti, e chiedo allora scusa per l’inopportuno intervento.