Marine Le Pen si è salvinizzata. Come scrive Anais Ginori, al raduno della destra francese il volto del leader della Lega è ovunque: segno di un legame forte. Che, contando anche su Orban, punta a vincere le elezioni europee.
Jean Asselborn, il ministro degli Esteri lussemburghese che venerdì scorso a Vienna ha fermato il vicepremier con l’ormai celebre “Merde alors!”, spiega a Alberto D’Argenio che “Salvini ha espresso concetti figli di un’etica fascista anni Trenta, quando ho sentito le sue parole ho avuto un grosso problema e ho pensato che qualcuno dovesse intervenire per zittirlo, per dirgli ‘adesso basta’ “. Intanto il Pd, scrive Tommaso Ciriaco, è ormai la somma di due partiti, e con i renziani ancora senza candidato: persino Delrio si è defilato. La rassegna si chiude con l’intervista di Silvia Fumarola a Cary Fukunaga: “Dopo ‘True detective’ indago le vostre menti”, dice il regista americano, su Netflix dal 21 settembre con la nuova serie ‘Maniac’. Emma Stone cerca la felicità attraverso viaggi psichedelici. Ma non sarà così facile.