Gli ingredienti legati alla vicenda di Quore de Sedini risultano sulla carta abbondantemente numerosi al fine dell’apertura di un’indagine per la mancanza del rispetto che Siena deve avere verso se stessa. Un’indagine che non sarà mai aperta per il semplice motivo che nessuno, ma proprio nessuno, saprebbe rispondere sulla specifica responsabilità dei quattro annusatori, i quali hanno permesso ad un cavallo in simili condizioni di disputare ben tre prove ufficiali al passo.
Da una prospettiva di deontologia professionale i quattro annusatori dovrebbero rispondere ai propri organi, in quanto è incomprensibile riuscire a capire il motivo per cui non sia scattato, al termine della quarta prova, l’ultimo comma dell’art. 50 del Regolamento del Palio.
La mattina di martedì esistevano tutti i presupposti allorché scattasse quanto previsto dal Regolamento, come già accadde con Desmon nella Torre, quando il mago-maghetto fu avvertito da Fra Masymetto che qualcosa non funzionava bene nell’articolazione del cavallo.
Con Quore de Sedini, al contrario, si è rischiato addirittura lo stop a conclusione del Corteo. Andiamo con ordine.
La Lupa, nell’assordante silenzio degli annusatori, ha cercato di portare a termine la sua partecipazione tra i canapi; ma dopo l’annullamento della benedizione di Quore la dirigenza si è resa conto delle condizioni fisiche del cavallo e, per evitare trasformazioni che potessero evitare la sensazione del dolore, ha preferito richiedere l’intervento degli annusatori. Alle 15,23 gli annusatori sono transitati da Via Sallustio Bandini e, a quanto riferiscono le nostre fonti, hanno annusato Quore per pochi istanti. Segno, più che evidente, che gli stessi erano perfettamente a conoscenza delle condizioni fisiche del cavallo.
Di fronte a questi eventi, precisi ed inoppugnabili, si aprono le autostrade alle domande. Primo: perché gli annusatori hanno permesso alla Lupa di entrare in Piazza per la Prova generale e la Provaccia? Secondo: perché gli annusatori si sono tappati il naso permettendo la segnatura del Carboni? Terzo: perché gli annusatori hanno atteso la richiesta della Contrada per escluderla, a norma regolamentare? Quarto: perché gli annusatori non si sono resi conto delle condizioni del cavallo note a tutti coloro che osservavano il cavallo uscire, ed entrare, in Piazza? Poi le contro-domande. Quinto: nel caso di un annuso profondo al termine del Corteo, gli annusatori avrebbero escluso la Lupa nell’Entrone? e con quale articolo del Regolamento? e all’esterno cosa sarebbe accaduto?
Rispondere alle domande significherebbe aprire un’inchiesta, seria e non sotto l’effetto dell’esibizionismo sociale.
18 agosto 2017