1968-1973, le belle stagioni di Risar & Kupa 4

Il ventidue ottobre del 1965 ad Istanbul, Turchia, presso il club «Klöb X» si esibisce Little Tony come artista principale di una serata che include alcune formazioni locali. Sul manifesto promozionale della serata in basso a destra tra le band di supporto spicca il Trio Tekero vekantör Laki. Si tratta in realtà della formazione che diventerà poi conosciuta come Risar & Kupa 4 e che solo per alcuni concerti, inclusa quella sera in cui si trovarono davanti agli occhi un lanciatissimo Antonio Ciacci, salirà sul palco con quell’appellativo. Proprio in quel periodo il combo, che poi si strutturerà come quartetto passando attraverso vari cambi d’organico ed altri nomi per brevi periodi, sta in realtà codificando lo stile con il quale diverrà noto.

LE DODICI INCISIONI presenti nella collezione sono in tal senso una sintesi ben congeniata, riassumendo con accuratezza e precisione il meglio del quinquennio tra il 1968 ed il 1973, la loro stagione aurea per eccellenza. Capitanati dal talentuoso batterista e cantante Rihardos «Risar» Preloredzos, i membri di Kupa Dörtlüsü, il loro patronimico turco con il quale è possibile rintracciare altre parti misconosciute della loro discografia, hanno espresso la miglior commistione delle proprie radici, essendo i componenti turchi e greci. Partendo dai suoni tradizionali del rebetiko e del laiko, hanno aggiunto suoni beat e surf che permettessero al pubblico di apprezzarli danzando fino a notte fonda. Non paghi, hanno progressivamente aggiunto sferzate di rock robusto e tagliente che mescolate col neo-folk di allora esaltato da strumenti come il bozouki, hanno gettato le basi di quello che sarebbe poi diventato l’anatolian rock mescolato con i suoni del global south. La loro storia è la colonna sonora di una Turchia popolare, diversa e cosmopolita capace di includere le differenze sociali. Ed il luogo di elezione da cui sono giunti e dove si sono affermati sono state le bettole e le osterie di quartiere, così importanti nella cultura turca da essere determinanti nel coniare la turkish tavern music. E mentre gli organi farfisa davano groove e sapori occidentali, Rişar e gli altri cantanti inanellavano hit giocose di stampo beat (Sarısınım), melodie di laiko in chiave moderna come (Zinguala), singoli da dancefloor validi ancora oggi (Tamba Tumba) e perle a metà tra la haqiba music egiziana e Morricone (Kizilciklar).

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