Ecco perché rinuncierò allo stipendio da sindaco.
di Pierluigi Piccini
Come i miei concittadini sanno, ho scelto di dedicare la mia campagna elettorale al confronto con i senesi, cui dedico tutte le ore della mia giornata. Purtroppo, però, mi vedo costretto a rispondere alla bizzarra richiesta di un candidato sindaco. Quanto prendo di pensione? Attualmente, 1780 euro lordi, solo dal luglio 2017. Per la precisione, il sindaco uscente sta percependo, a spese dei contribuenti italiani oltre 6.000 euro al mese, da cinque anni. Io invece per cinque anni non ho preso nessuna pensione, essendo stato esodato da Monte Paschi Banque nel dicembre 2012. A settembre del 2018 prenderò la pensione dalla Francia, pari a 3.300 euro lordi. Ripeto, per chiarezza: totale, 5.080 euro lordi, di cui solo 1.780 dall’Italia, gli altri dallo Stato francese. Una buona pensione. Per questo, scelgo di rinunciare all’indennità di sindaco. A dire il vero, non solo per questo. Anche perché credo che Siena abbia bisogno di segnali reali. Dispiace, ripeto, che la questione si sia ridotta in questi termini e che debba parlare di fatti personali. Ma, in tutta sincerità, non mi è di alcun peso dire quanto prendo di pensione. Sono un cittadino, se me l’avesse chiesto uno dei senesi che incontro giornalmente l’avrei detto senza alcun problema. Ora, con schiettezza, chiedo ai miei concorrenti di approfittare di queste poche settimane che ci separano dal voto per confrontarci sul futuro della nostra comunità, per parlare dei problemi e delle ambizioni dei senesi. Si tratta di una grande opportunità che la democrazia ci offre ogni 5 anni. Vale la pena sfruttarla. Per quanto mi riguarda, continuerò a parlare di progetti e proposte in favore dei cittadini, e ad avanzare critiche sulle scelte di questa amministrazione ormai uscente e di chi l’ha rappresentata, ma mai sulle persone.