Un voto in vacanza.

 

Se tutto va come sembra ormai ineluttabile, avremo il primo voto balneare della storia della Repubblica italiana. Il presidente Mattarella è stato chiaro: non ci sono alternative al governo “di servizio” e non ci sono alternative al voto immediato se quel governo non avrà la fiducia delle Camere. Ma per rispettare le procedure, non si potrà andare alle urne prima di metà luglio: come ricorda Alessandra Longo, finora gli italiani avevano fatto i conti con i governi balneari, mai con le elezioni in piena estate.

La responsabilità di questa decisione ricade su Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che dopo aver flirtato a lungo non sono riusciti a convolare a nozze. Secondo Claudio Tito, si tratta di due leadership irresponsabili che non pensano al bene del paese ma solo a distruggere, nell’ottica di una opposizione permanente.
La cronaca intanto ci porta alla periferia di Roma, in un quartiere controllato con il terrore dal clan dei Casamonica, i cui affiliati non si fanno scrupoli a picchiare e minacciare donne, baristi e chiunque osi alzare lo sguardo: è Federica Angeli, cronista che conosce bene la violenza delle minacce criminali sulla propria pelle, a raccontarci come si vive in quella terra di frontiera, senza per forza doversi arrendere.