Paesi di tutto il mondo stanno esplorando posizioni per un accordo internazionale contro i rifiuti di plastica. Non dovrebbe solo porre fine all’ulteriore inquinamento degli oceani del mondo: l’ambiente dovrebbe essere in generale alleviato.
Di cosa si tratta: pesci e uccelli marini che si impigliano in vecchie reti o scambiano parti di plastica per cibo e muoiono miseramente: i rifiuti sulla terraferma e nel mare rappresentano molti pericoli per gli animali. Un accordo internazionale dovrebbe aprire la strada per portare avanti con decisione la lotta al problema.
Cosa è previsto: La speranza è che la comunità internazionale concordi un mandato negoziale. “La decisione di un comitato di negoziazione intergovernativo sarebbe un primo passo decisivo per contrastare le drammatiche conseguenze dell’inquinamento da plastica”, afferma Alois Vedder, capo della politica presso l’organizzazione per la protezione dell’ambiente WWF Germania in un’intervista alla FAZ. Serve un mandato per un accordo forte, “in cui una tabella di marcia ambiziosa e verificabile legalmente vincolante per l’eliminazione graduale dell’inquinamento da plastica”. È probabile che la negoziazione di un mandato giuridicamente vincolante rappresenti l’ostacolo più grande. L’intenzione è, tra l’altro, di fissare obiettivi concreti di riduzione per la produzione di plastica e di creare efficaci sistemi di riciclo.
Quando iniziare: iniziano oggi a Nairobi le trattative preliminari. Dal 28 febbraio al 2 marzo i ministri delibereranno poi alla quinta Assemblea dell’Ambiente delle Nazioni Unite (ONU). Per il ministro federale dell’ambiente Steffi Lemke (Verdi), sarà un’apparizione importante sulla scena internazionale. La Germania ha portato avanti i lavori preparatori per l’accordo.