La rivoluzione spiegata ai ragazzi. O, come scrive lui, spiegata «alla generazione di giovani più sveglia, idealista e con meno pregiudizi nella storia moderna degli Stati Uniti». Forse proprio perché non è avvezzo ai pranzi di gala ma ha preso, tra i giovani, più voti di Hillary Clinton e Donald Trump messi assieme (come sottolinea nella prefazione), Bernie Sanders (nella foto Ap) può permettersi di dare alle stampe, a 75 anni, una Guide to political revolution, in uscita oggi negli Usa, versione per ragazzi del suo bestseller Our revolution. La nota diffusa, a mo’ di quarta di copertina, dall’editore Henry Holt, spiega che il senatore democratico del Vermont che ha conteso fino all’ultimo la nomination a Clinton, nel libro chiama i giovani a «lottare per un’agenda progressista dal punto di vista economico, ecologico, razziale e di giustizia sociale che crei posti di lavoro, faccia crescere i salari, protegga l’ambiente e fornisca assistenza sanitaria a tutti». Una specie di Indignez-vous! (il pamphlet che l’ex partigiano francese Stéphane Hessel pubblicò, a 93 anni, nel 2010, dando vita agli Indignados d’ogni foggia e latitudine), ma adattato al pragmatismo americano e ai tempi di Donald Trump. Comunque vada, sarà un successo (e magari il trampolino di lancio per la ricandidatura di Bernie nel 2020: nient’affatto utopica, come ha spiegato Massimo Gaggi).