Regionali, Giani perde pezzi Sinistra Italiana verso Fattori

Dubbi sull’appoggio al candidato Pd, l’ultima parola spetta al partito nazionale. Ceccardi dà per certa la sua discesa in campo, ma non c’è l’intesa nel centrodestra
di Alessandro Di Maria
Un pezzo di coalizione che se ne va. O che comunque rischia di andarsene a breve. Sinistra italiana mercoledì sera ha subito uno scossone, dopo un’assemblea movimentata che ha portato alle dimissioni della coordinatrice regionale Daniela Lastri. Il motivo riguarda l’appoggio alla coalizione del centrosinistra e alla candidatura di Eugenio Giani a governatore. Una trentina di esponenti del partito hanno infatti espresso perplessità a un appoggio al candidato progressista, nonostante la linea da tenere fosse stata votata e discussa più volte. Da qui le dimissioni di Lastri: «Dopo cinque assemblee regionali e tre deliberati che hanno costruito la linea politica fin qui da me seguita per le elezioni regionali (costituzione di una lista rosso-verde- civica in alleanza con il centrosinistra), tra i componenti dell’assemblea regionale di Sinistra Italiana sono state chieste le mie dimissioni su una linea politica opposta. Ho chiesto al nazionale di SI di esprimersi pubblicamente sul merito della questione. Non ho ricevuto risposta, quindi mi sono dimessa » . L’ultima parola su un appoggio a Giani a questo punto spetterà al partito nazionale, mentre martedì prossimo dovrebbe essere eletto un nuovo coordinamento regionale, ma sembra più che probabile un’uscita dal progetto Giani per appoggiare la candidatura di Tommaso Fattori. Tutto questo dopo i dissidi interni dei Verdi, con il commissariamento del partito regionale e le dimissioni delle più alte cariche fiorentine. Un commissariamento arrivato da Roma perché c’era il rischio che non venisse valorizzato troppo il simbolo dei Verdi.
Resta comunque Articolo Uno, che continua a lavorare su una lista unitaria a sinistra in appoggio a Giani. Anche ieri c’è stata una riunione per mettere a punto la situazione: «Ci stiamo lavorando — spiega il segretario regionale Simone Bartoli — con questa lista apriamo anche una dialettica dentro il centrosinistra nella speranza che il nostro risultato possa essere al secondo posto dopo il Pd, prendendo quindi più voti di Italia Viva. Riteniamo che non ci sia più spazio per la sinistra al di fuori del centrosinistra, la battaglia sui contenuti si combatte da dentro».
Intanto ieri Giani si è visto con la ministra delle infrastrutture Paola De Micheli: « Sono davvero soddisfatto perché abbiamo avuto modo di fare una ricognizione sulle opere da portare avanti in Toscana, sia sul versante stradale che ferroviario, dalla Tirrenica all’Alta velocità, dalla Darsena Europa con gli interventi a Piombino alla nuova viabilità di accesso alla Fi-Pi-Li a Scandicci, senza dimenticare una viabilità green come le ciclovie».
E se nel centrosinistra si sente qualche scricchiolio, ecco che il centrodestra naviga ancora a vista per la scelta ufficiale del suo candidato. Anche se Susanna Ceccardi dà per certa la sua discesa in campo, tanto da spingersi a parlare in una chat, con tono ironico e scherzoso, della chiusura della campagna elettorale, anche se per adesso non ha l’appoggio di Forza Italia e Fratelli d’Italia.
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