All’amministrazione comunale senese hanno adottato le parole d’ordine: “pensiero unico”, “75 anni”, “Convention bureau”, “congressi”, “contingentamento delle licenze”, “fortezza”, “street food”, e persino “proloco”. Le ripetono in continuazione, e in ogni occasione, anche fuori contesto. Viene il dubbio che non se ne conosca neppure il vero significato, semplici slogan e nemmeno le conseguenze del loro errato utilizzo nella vita reale: ideologia a piene mani.