ORSI DANZANTI, WITOLD SZABŁOWSKI

Dall’autore de “L’assassino dalla città delle albicocche”

Una delle cose più vere e più belle che abbia mai letto.
TIM FLANNERY

Szabłowski mescola giornalismo coraggioso e audaci allegorie,

e ci insegna con arguta ostinazione che dobbiamo desiderare la libertà

e non semplicemente  aspettarcela.
TIMOTHY SNYDER

 

Per secoli le popolazioni rom della Bulgaria hanno addestrato gli orsi a ballare, allevandoli in famiglia e portandoli a esibirsi in strada. Dopo la caduta del Comunismo anche per i proprietari di orsi finisce un’èra: sono costretti a liberare i propri animali che trovano rifugio in oasi protette per la fauna selvatica. Ancora oggi però, ogni volta che vedono un essere umano, quegli orsi si alzano sulle zampe posteriori per danzare.
Parte da qui, da queste storie e da queste immagini, il nuovo e coinvolgente reportage di Witold Szabłowski. Con lui incontriamo persone straordinarie in tutta l’Europa orientale – ma anche a Cuba e a Londra – che, come gli orsi bulgari, pur essendo libere provano nostalgia per i tempi in cui non lo erano. Un travolgente lavoro sul campo che è allo stesso tempo affresco sociale ed economico degli ex Paesi comunisti (Bulgaria, Ucraina, Georgia, Kosovo…) e racconto dell’esodo da un’ideologia, un modo di vivere, un sogno oppure un incubo che ha segnato un secolo intero.
Come nel precedente L’assassino dalla città delle albicocche ci troviamo di fronte a un libro illuminante, divertente, acuto, a tratti straziante e sempre molto originale.
L’edizione è arricchita dagli scatti che il fotografo Albin Biblom ha dedicato agli orsi danzanti della Bulgaria e ai loro proprietari..

 

 

Witold Szabłowski è nato nel 1980 a Ostrów Mazowiecki. Ha studiato Scienze politiche a Varsavia e Istanbul. In Polonia ha iniziato la carriera giornalistica collaborando con la rete televisiva tvn24. Nel 2006 è entrato nel gruppo di «Gazeta Wyborcza». Per i suoi reportage ha ottenuto importanti riconoscimenti, fra cui il Melchior 2007, la menzione di Amnesty International e il Premio Anna Lindh. Nel 2010 ha ricevuto il Premio del Parlamento europeo per il suo reportage Oggi verranno a riva due cadaveri. Per L’assassino dalla città delle albicocche (Keller, 2019) ha ottenuto il Premio Beata Pawlak ed è stato nominato per il Premio letterario dell’Europa Centrale “Angelus” e per il Premio letterario nike. L’edizione inglese ha ricevuto il premio del pen Club britannico e «World Literature Today» ne ha parlato come di uno dei libri più importanti fra quelli tradotti in inglese nel 2013.
Tra le altre sue opere anche Orsi danzanti (Keller, 2022).