Articolo tratto da La Nazione a firma Olga Mugnaini
Il ministro Franceschini: “Doveroso intervenire per la tutela”
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Firenze, 6 luglio 2017 – DI TURISMO si vive, ma di invasioni incontrollate si può anche soccombere. E quindi, per quanto sia difficile da proporre e da attuare, le nostre fragili città d’arte hanno bisogno del “contingentamento”. Serve cioè il numero chiuso, o in qualsiasi altro modo si voglia chiamare. Lo ha ribadito senza troppi giri di parole il ministro del Mibact Dario Franceschini, ieri a Firenze per inaugurare il “Percorso del Principe“, l’itinerario museale unificato fra Palazzo Vecchio e Uffizi. La regina dell’arte in riva all’Arno, è la dimostrazione più evidente di quanto sia urgente avviare nuove forme di gestione dei flussi turistici.
«Le città sono aperte, libere, non possono esserci piazze o strade a pagamento – ha detto Franceschini –. Quindi io sono contrario ai ticket. Penso invece che si possano, e presto si dovranno introdurre, dei regolatori di accessi, visto che le nuove tecnologie lo consentono». Insomma, limitare l’accesso dei visitatori alle aree più affollate, non è più un’ipotesi, ma una vera necessità. Tanto che il ministro ha confermato che presto ci sarà un incontro con i sindaci delle cinque città più pressate dall’invasione turistica: Venezia, Firenze, Roma, Milano, Napoli.
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