Dopo l’eccidio di Bucha, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approva la risoluzione: 93 favorevoli, 24 contrari e 58 astenuti. Nuovo pacchetto di sanzioni dagli Usa
Di Vincenzo Giardina e Alessio Pisanò
ROMA – L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato oggi una risoluzione che sospende la Russia dal Consiglio dell’Onu per i diritti umani in ragione dell’offensiva militare in corso in Ucraina. A votare in favore del documento, presentato dagli Stati Uniti, sono stati 93 Paesi. Ventiquattro i contrari e 58 gli astenuti.
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PRIMA DELLA RUSSIA SOLO LA LIBIA DI GHEDDAFI
Come sottolinea l’emittente Al Jazeera, l’esito del voto del documento presentato dall’ambasciatrice degli Usa Linda Thomas-Greenfield mostrerebbe un fronte contrario a Mosca meno ampio rispetto ad alcune settimane fa. È la seconda volta che uno Stato membro dell’Onu è sospeso dal Consiglio per i diritti umani. Una decisione analoga a quella di oggi aveva già colpito nel 2011 la Libia, all’epoca ancora governata dal colonnello Muammar Gheddafi.
L’ECCIDIO DI BUCHA
Come motivazione della sospensione sono state addotte testimonianze, video e fotografie in arrivo da Bucha, una cittadina a nord-ovest di Kiev nella quale, secondo il sindaco Anatoliy Fedoruk, forze russe si sono rese responsabili dell’uccisione di almeno 300 civili. Mosca ha respinto le accuse, denunciando con il portavoce della presidenza Dmitry Peskov “una messinscena” e chiedendo “un’indagine obiettiva e indipendente”.
Il Consiglio dell’Onu per i diritti umani è un organismo del quale fanno parte 47 Paesi. Perché la risoluzione fosse approvata era necessaria una maggioranza di due terzi dei votanti per il “sì” o per il “no”, dunque non astenendosi.
NUOVE SANZIONI USA: ANCHE AI FIGLI DI PUTIN
“Abbiamo annunciato nuove sanzioni su importanti istituti finanziari e banche russe e su 21 individui dell’elite inclusi i figli di Putin. Abbiamo vietato qualunque tipo di investimento in Russia da parte dei cittadini americani mentre l’Unione europea ha posto il divieto di importazione di carbone e di entrata di navi russe“. Queste le parole del Segretario di stato americano, Antony Blinken, in conferenza stampa al quartier generale della Nato dopo la riunione con i partner dell’alleanza e altri partner mondiali.
“Continuiamo a lavorare per aiutare l’Ucraina in modo che difenda sé stessa: la scorsa settimana abbiamo stanziato 300 miliardi di dollari per l’assistenza alla difesa, ma ho autorizzato nuovi fondi per questo scopo. Più di 40 Paesi si sono uniti a noi per l’assistenza dell’Ucraina e oggi ho incontrato anche il ministro Kuleba, col quale ho discusso di come possiamo continuare a dare supporto all’Ucraina con tutto il necessario” ha continuato Blinken.
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“Secondo le autorità ucraine sono già 410 i corpi trovati a Bucha: lì e in molte altre città si stanno commettendo gravi atrocità in questo momento. Una donna ha raccontato di come a Bucha i soldati russi abbiano obbligato lei e altre 40 persone a radunarsi in una piazza, i soldati hanno poi preso 5 uomini e hanno sparato a uno di loro da dietro”, ha proseguito il segretario di Stato americano. “Più di metà della popolazione ucraina, circa 11 milioni di persone, è ora sfollata. Questo numero è pari alla popolazione dell’intero Belgio, ed è successo tutto nel giro di sei settimane. Biden ha già annunciato un miliardo di dollari di aiuti per l’assistenza umanitaria“, ha concluso Blinken.