Fondo di solidarietà a 5 anni e welfare integrativo garantito a chi lascia.
di Cristina Casadei
Entro il31 di ottobre il Monte dei Paschi di Siena si alleggerirà di 1.2oo bancari. Sommati ai 6oo che sono uscitilo scorso maggio, secondo l’accordo siglato nel dicembre del 2016, portano a 1.8oo il contatore delleuscite dalgruppo nel 2017. L’obiettivo, come dice l’ultimo piano industriale, a partire da luglio di quest’anno è arrivare a 5.500 uscite, di cui 4.800 attraverso l’ammortizzatore di settore. L’accordo che porta la sigla di Fisac Cgil, Fabi, First Cisl, Uilca e Unisin prevede che ilperiodo di validità del Forido sia 5 anni e che le domande di chi ha i requisiti per uscire e voglia farlo, possano essere presentate entro il 16 settembre. Le adesioni saranno volontarie, e pertanto non viene applicata la procedura ex legge 223/1991.
Una prima verifica del raggiungimento dei risultati verrà fatta dalle parti il 21 settembre per valutare il rispetto degli obiettivi. Va sottolineato che conl’accordo, come richiesto dai sindacati, la banca si impegna ad adottare per gli aderenti al Fondo le stesse misure di sostegno attivo previste nell’accordo precedente del 23 dicembre 2016. Verranno mantenutele coperture assistenziali (polizza sanitaria) e le agevolazioni creditizie previste per chi è in servizio e in materiaprevidenziale, potranno essere esercitate tutte le prerogative previste dal l’articolo 14 D.lgs. 252/2005 in materia di permanenza nella forma pensionistica di appartenenza, oltre al riscatto integrale o parziale della posizione individuale maturata. In caso di decesso del dipendente durante l’adesione al Fondo, saranno applicate le norme dell’integrativo sull’assunzione per chiamata diretta del coniuge superstite. Inoltre nell’accordo è stata inserita la previsione di un finanziamento atempo determinato a cui potrà fare ricorso chi aderisce al Fondo, nel periodo tra la cessazione del rapporto di lavoro e la liquidazione dell’assegno da parte dell’Inps.
Stefano Carli, segretario della FisacCgildiMps, pariadi«unaccordo positivo perché conferma l’uso delfondo di sostegno al reddito per gestire iprocessi diriduzione degli organici in manieravolontaria e garantisce le stesse condizioni dei precedenti accordi». Accanto al tema dellavolontarietà delle uscite, Franco Casini, coordinatore Fabi Mps, sottolinea «che non vi sarà nessuna penalizzazione, anche in termini di welfare, per i lavoratori in uscita. Adesso, però, pretendiamo unpieno rilancio dellabanca, coninterventi sui ricavi e non più sul costo del lavoro». Guarda in avanti anche il segretario generale dellaFirst Cisl, Giulio Romani, che considera determinanti le prossime tappe «per portare la banca ai risultati pretesi dall’Europa: innovazione informatica per bilanciare la chiusura degli sportelli, attenzione alle condizioni di lavoro dei dipendenti in servizio, che dovranno realizzare gli obiettivi attesi, e rilancio dell’immagine della banca». Per la Uilca, Carlo Magni dice che l’accordo individua «soluzioni in grado di tutelare i diritti dei lavoratori attraverso una gestione socialmente sostenibile delle ricadute del Piano, a cominciare dalla salvaguardia delle posizioni retributive svantaggiate».
venerdì, 4 agosto 2017 | SOLE 24 ORE |