Il Montepaschi fa pace con la Fondazione Mps mettendo fine a una controversia che vale 3,8 miliardi. L’accordo preliminare firmato presso lo studio Zoppini di Roma e comunicato ieri dai due enti prevede che la fondazione rinunci alle richieste di risarcimento danni legate alla acquisizione di Antonveneta e agli aumenti di capitale del 2011, 2014 e 2015. Il board della banca del 5 agosto dovrà approvare il pagamento di 150 milioni, oltre a una serie di impegni sulla valorizzazione del patrimonio artistico della banca. L’accordo è importante per Mps perché abbatte le richieste danni, fino a ieri pari a 10 miliardi. Mps ha anche vinto pochi giorni fa in primo grado la causa contro il fondo Alken che chiedeva 434 milioni di danni. Mps dovrebbe alleggerire così la sua posizione patrimoniale anche in vista dell’aumento di capitale previsto per fine anno: la stima è di miliardo di ammanco ma di recente il ceo Guido Bastianini ha detto che potrebbe risultare inferiore. Il minor peso delle cause potrebbe favorire la sistemazione Mps in un merger o «stand alone», ancora da negoziare con la Ue. (f.mas.)