Visita ai laboratori Tls. Primi 2 cinesi positivi
Aldo Tani
Siena Un ruolo da protagonista per Siena nella sfida al Covid. La conferma è arrivata da Roberto Speranza, in visita ai laboratori di Toscana Life Sciences insieme al governatore Enrico Rossi. Il ministro della Salute, oltre a lodare il lavoro dei ricercatori e la bontà del progetto scientifico, ha affermato che nel partita contro il virus un apporto decisivo è rappresentato dallo studio sugli anticorpi monoclonali, coordinato dall’ad di Gsk Vaccines Rino Rappuoli. «L’Italia dà come sempre il proprio contributo a questa sfida mondiale. Lo stiamo facendo su tutto, qui a Siena, lo stiamo facendo sugli anticorpi monoclonali — ha sottolineato Speranza — I dati sono interessanti. Ci sarà ancora molto da lavorare e da verificare, ma apriamo una strada per avere cure certe e sicure che possano portarci a un risultato positivo. È una sfida di tutta la nostra comunità nazionale e il governo nazionale darà il massimo sostegno a questo progetto». Supporto che nei fatti si traduce con un finanziamento per il 2020 di 80 milioni di euro (50 solo per la cura) e di 300 milioni per il 2021. Risorse che potrebbero dare un impulso ad accelerare i tempi per avere risposte contro il coronavirus, anche se Speranza ha invitato il Paese alla prudenza. «L’auspicio — ha detto il ministro — è quello di avere tra un po’ buone notizie per quanto riguarda un vaccino in vista di cure sicure, come quelle che ci auguriamo possano partire proprio dalla ricerca fatta in questo palazzo».
Una corsa al vaccino che secondo Speranza, poi diretto a Firenze per impegni politici in vista della tornata elettorale, sarà priva di rischi: «Noi terremo il livello di cautela e di prudenza più alto possibile. Non siamo arrivati al traguardo, bisogna sempre dire la verità, ma io vedo un mondo della ricerca che sta facendo passi in avanti e io sono ottimista». Fiducioso anche Rossi, convinto che «da Siena verrà il nuovo farmaco che permetterà di curare il Covid». Il governatore ha poi aggiunto che l’impegno del governo sulla città è dovuto «a un ottimo sistema sanitario regionale, con un altissimo livello di ricerca, e al fatto che riesce a fare sistema grazie a un’istituzione come Tls, diventata un riferimento mondiale per la ricerca in campo farmacologico». Nel frattempo, la Toscana come il resto del Paese, è costretta a fare ancora i conti con il virus. Sono 85 i nuovi positivi, che portano il totale a 12.499. L’età media è 41 anni e 13 casi sono ricollegabili a rientri dall’estero. Sale di un’unità anche il numero dei decessi, un uomo di 90 di Livorno, ma ci sono anche 8 guariti. A fare notizia però è Prato, dove nel bollettino di domenica tra i contagiati risultano due cittadini cinesi. Non era mai accaduto dall’inizio delle rilevazioni. In Lunigiana invece sono scattate 64 denunce per il rave party organizzato in una cava, dove i carabinieri hanno rilevato violazioni delle prescrizioni anti Covid.