di Pierluigi Piccini
Rimaniamo sull’atto della giunta del 31/12/2019 n. 550 con oggetto: “Complesso Museale Santa Maria della Scala – 16 gennaio 2020 – Presentazione libri e spettacolo di letture musicali – Determinazioni”, senza prenderci distrazioni. La delibera cita chiaramente che la somma di 3.025,00 euro è destinata allo spettacolo che si terrà alle ore 21.00 dello stesso giorno, dal titolo: “Bibbiano – il gender è già fra di noi” di Marco Fusi e Diego Fusaro. La delibera parla chiaro e non lascia dubbi di sorta. Tanto più chiaro è il parere di regolarità contabile n. 627 del 18/12/2019 rilasciato dal servizio di Ragioneria che accludiamo all’articolo. Sia nella delibera che nel parere di regolarità tecnica non appare nessun tipo di sponsor come avviene normalmente, vedasi altre delibere similari, quando si organizza un intervento come quello in oggetto. Solo oggi veniamo a sapere, per bocca dell’assessore, che ci sarà uno sponsor, non sapendo chi sia possiamo solo immaginare che sia il solito. Quindi è possibile, non essendo in delibera e non conoscendone il nome, che sia stato trovato successivamente alla decisione di giunta, forse nella giornata di ieri, dopo che è esplosa la discussione pubblica. Non è sicuro, ma molto probabile.
Inoltre nella delibera e nel caso in cui si dovesse utilizzare la sala Italo Calvino non è richiamata la delibera n. 128 del 11/4/2019 con relativo disciplinare per la concessione in uso temporaneo degli spazi denominati “Centro convegni” di palazzo Squarcialupi, complesso museale Santa Maria della Scala. Meglio non si è capito se la concessione per lo spettacolo di letture musicali sia a titolo gratuito o no. Se lo fosse, cosa molto probabile, c’è da capire a chi sono in carico le spesse fisse previste dalla stessa delibera n.128. Cioè, se si tiene lo stesso atteggiamento della delibera n. 429 del 14/10/2019 e della delibera n. 388 del 24/9/2019 dove le spese di sorveglianza, di pulizia erano a carico del concessionario o se, viceversa, sono a carico del Comune. In questo secondo caso sarebbe opportuno sapere a quanto ammontano e su quali capitoli di spesa sono appostate. Resta il fatto che si usano per una iniziativa di chiara impronta politica non solo soldi e spazi pubblici, ma fondi “destinati a interventi a sostegno dei minori”. Soldi di tutti i cittadini per una frazione culturale e ideologica: si aprono le porte a Socci e Fusaro, si chiudono a Libera.