La lettera a molte famiglie: ” Spazi stretti, didattica online a turno” Ma Funaro rassicura per elementari e medie: ” Tutti a scuola”
di Valeria Strambi
« A settembre tutti a scuola. Che sia nella classe di sempre oppure in uno spazio nuovo da ricavare all’interno degli istituti o in strutture esterne, ogni alunno avrà il proprio banco per studiare». Una promessa, quella che arriva dall’assessora all’Educazione del Comune di Firenze Sara Funaro, che ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai genitori. Almeno a quelli che hanno figli che frequentano scuole dell’infanzia, elementari o medie. Sì, perché per le superiori, la cui competenza è della Città Metropolitana, il discorso cambia completamente. Tanto che ci sono già dirigenti scolastici che hanno inviato una lettera alle famiglie per informarle ufficialmente che da settembre si torna alla didattica a distanza. « Le nostre aule non possono contenere più di 21 alunni e quindi per una volta a settimana, a turno, due o tre ragazzi dovranno rimanere a casa e seguire la lezione collegati al computer mentre l’insegnante è in aula con gli altri – annuncia il preside, Stefano Gemmi -. È una scelta dolorosa, ma se non ci verranno messi a disposizione nuovi locali ( cosa che al momento è esclusa) o non cambieranno le regole del distanziamento, è anche l’unica percorribile». Eppure, secondo il preside, basterebbe che invece del metro “da bocca a bocca” ci fossero 80 centimetri, per far entrare tutti i ragazzi in classe. Una situazione comune a molti istituti che ha spinto alcuni a chiedere che vengano ripensate le linee guida ministeriali: « Perché non sottoscrivere protocolli che valgano regione per regione e che tengano conto dei diversi quadri epidemiologici? – è la proposta del deputato fiorentino di Italia Viva ed ex sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi -. Il metro di distanza è stato deciso il 28 maggio e già oggi la situazione è cambiata e potrebbe migliorare ancora. Trovo assurdo che migliaia di studenti tornino a seguire la lezione dal computer e che ai presidi venga lasciata la responsabilità di decidere chi sta a casa e chi sta in classe».
Didattica a distanza scongiurata, invece, per gli alunni del primo ciclo. In questi giorni il Comune di Firenze, insieme a Ufficio scolastico e presidi, è alle prese con una folle corsa contro il tempo per trovare la giusta sistemazione per tutti i ragazzi: «Siamo a buon punto e contiamo di riuscire al più presto a risolvere le ultime criticità – rassicura Funaro, che ieri ha incontrato i genitori del comitato Priorità alla Scuola -. Quel che è certo è che faremo in modo che gli istituti abbiano gli spazi per garantire lo stesso tempo scuola di sempre agli alunni. Laddove possibile sono già in programma interventi di edilizia leggera, mentre qualora fosse troppo complesso metteremo a disposizione nostri locali. Nessun bimbo verrà lasciato a casa».
La preoccupazione dei genitori, però, non è stata sedata del tutto. A spaventare di più è il rischio di stravolgimento degli orari: « Temiamo che qualche preside, appellandosi all’autonomia, possa decidere di rivedere il tempo scuola riducendo le materie e cambiando i programmi in corsa – affermano Costanza Margiotta e Filippo Benfante del comitato -. Noi non accetteremo l’annacquamento della didattica e soprattutto pretendiamo che le scelte fatte dai genitori al momento delle iscrizioni, siano poi le stesse che ritroviamo a settembre, senza sorprese » . Ancora allo studio trasporti e mensa: « Sullo spostamento dei ragazzi sono in corso tavoli di discussione, così come per la refezione conclude Funaro -. Il momento del pasto a scuola è fondamentale e verrà confermato, magari attraverso l’organizzazione di turni. Il menù sarà semplificato, ma il ricorso alle monoporzioni è un’ipotesi che ci sentiamo di scartare».