di Pierluigi Piccini
La professione di avvocato e quella di sindaco hanno tempi diversi e comportamenti differenti. Mi riferisco, ovviamente, alla questione della Fondazione e alla mancata costituzione di quest’ultima in parte civile nel processo sul Monte in corso presso la sezione penale del tribunale di Milano. Fra l’altro mi risulterebbe che l’avvocato De Mossi stia difendendo alcuni azionisti nella causa in oggetto. L’eventuale costituzione come parte civile della Fondazione avrebbe potuto aiutare, se fosse stata fatta, lo stesso cliente dello studio De Mossi. Al di là di questo episodio, credo che il rappresentante dell’amministrazione comunale, prima di caricare lancia in resta e incolpare la deputazione di comportamenti dettati da logiche politiche, avrebbe dovuto chiedere le motivazioni che hanno portato a tale decisione. Anche perché i cittadini devono sapere, con precisione, se i comportamenti tenuti dal presidente Rossi e dalla deputazione amministratrice della Fondazione siano nocivi per la collettività o ne facciano gli interessi. Cosa quest’ultima che, per quanto mi riguarda, è nell’esclusivo vantaggio della città.