Dal 5 all’8 ottobre la Rete sarà al centro di incontri, dibattiti e spettacoli a Pisa Dalle fake news alle nuove economie del web
LAURA MONTANARI
NEI nostri viaggi in rete non lasciamo soltanto tracce sulle cose che vediamo, ma anche sentimenti, un po’ di testa e di cuore. E l’analisi del #sentiment mette a nudo gli umori e le opinioni di chi si muove sulle autostrade del web, di chi legge, di chi mette più o meno distrattamente un like o sparge emoticon o spara tweet. «Studiando una grande massa di dati possiamo capire per esempio quale è l’impatto sull’opinione pubblica delle elezioni in Germania o vedere come Trump ha saputo catturare gli Stati in bilico nelle elezioni americane» spiega Gianluigi Ferrari, direttore del dipartimento di Informatica dell’università di Pisa.
È #sentiment la trama che tiene insieme a Pisa la settima edizione dell’Internet Festival, quattro giorni, dal 5 all’8 ottobre per fare il punto sul mondo digitale, osservarlo, navigarlo, leggerlo e ascoltarlo da vicino attraverso le voci dei suoi protagonisti. Si parlerà di Big Data, di cyberbullismo, di fake news, di editoria digitale, di cibo, di industria 4.0, di agricoltura, di diritti d’autore, di pirati e di “altre forme di futuro”. Fra gli ospiti, il sociologo Joan Subitats, il fotografo Joan Fontcuberta, il garante europeo della protezione dei dati Giovanni Buttarelli, l’ex consigliere per la comunicazione della Casa Bianca Graham Brookie, esperti di comunicazione e di nuove forme di pubblicità come Annamaria Testa. Ci sarà spazio anche per festeggiare un compleanno speciale, i trent’anni del Registro. it cioè l’ufficio anagrafe di Internet. Per capire l’importanza che viene dato a questo festival, basta dire che l’università di Pisa per la prima volta disporrà il fermo della didattica, stop alle lezioni per poter seguire i tanti incontri in programma. «Quando abbiamo cominciato, sette anni fa – ha spiegato l’assessore Vittorio Bugli, la Regione è il motore principale del festival diretto da Claudio Giua – parlavamo di innovazione immaginando come la tecnologia sarebbe entrata nelle nostre vite, oggi lo sperimentiamo tutti i giorni. Quando abbiamo cominciato, per esempio nel turismo, nessuno o in pochi si organizzavano i viaggi da soli utilizzando la Rete, oggi è tutto rovesciato». Ricca la sezione dedicata ai libri con presentazioni che vanno da Remo Bodei con “Geometria delle passioni” a Il Lercio con “Lo sporco che fa notizia”, o Massimo Sideri e Umberto Ambrosoli con “Diritto all’oblio, dovere della memoria. L’etica della società interconnessa”. Una sezione del festival come di consueto sarà dedicata ai videogiochi nell’area Gamebox: dall’hackathon destinato a game designer, programmatori, grafici e sound designer. Verrà presentato anche il primo gioco del Pride LGBT, Keynote speech. Ci saranno nella sezione T-tutor anche laboratori per un uso consapevole dei social network contro l’odio in rete, workshop sul riuso e sulla digital art. «Internet festival è sentiment nel senso che in sette anni di vita – ha spiegato il direttore Claudio Giua non ha fatto che interpretare quanto avviene nel mondo digitale tentando di renderne in anticipo le tendenze, individuando per quanto possibile, le eventuali letture errate e indicando i percorsi alternativi».
Nell’organizzazione di questa edizione di IF partecipano oltre al Comune di Pisa, la Fondazione Sistema Toscana, il Cnr e le università e altri enti. L’Internet Festival è diffuso sulla città: nove le location, dalle Logge dei Banchi dal teatro Verdi al teatro Lux, dal Cinema Arsenale , ad altre. Fra le novità, gli eventi ospitati dal centro congressi del monastero delle Benedettine. Oltre agli incontri e ai dibattiti c’è una sezione dedicata al cinema, agli spettacoli e l’arte. L’accesso agli incontri è gratuito, tuttavia per alcuni workshop è necessaria la prenotazione. Per conoscere luoghi e calendario degli incontri consultare il sito www.internetfestival. it