Si astengono sul programma di Nardella, ma poi approvano due atti collegati presentati dai dem Invece la segretaria regionale Bonafè boccia il modello Umbria: “ Situazione diversa”
di Ernesto Ferrara Il “ patto civico” Pd- M5S lanciato da Di Maio per l’Umbria non convince quasi nessuno in Toscana, nè nel Pd nè fra i 5Stelle. A parole però. Perchè nei fatti il nuovo corso governativo ormai regala anche a queste latitudini scenari inimmaginabili fino a qualche mese fa: prima le convergenze tra dem e grillini su una mozione in Consiglio regionale la scorsa settimana, ieri addirittura i due consiglieri del M5S in Palazzo Vecchio Roberto De Blasi e Lorenzo Masi che si astengono sul programma di mandato del sindaco Dario Nardella rinunciando alla bocciatura, che è la decisione più scontata per un’opposizione. Ma c’è di più: addirittura i due ieri hanno votato a favore di due ordini del giorno collegati al programma e proposti dal Pd. Uno sulle Olimpiadi 2032, a cui De Blasi a onor del vero si era già detto pronto a dialogare nei giorni scorsi dopo l’annuncio del sindaco, e uno ben più clamoroso su ambiente, sicurezza e tasse, tutto pro Nardella. Un atto che sostiene persino la necessità del « completamento del nodo Alta Velocità». Miracoli della nuova moda giallorossa di governo? « I 5Stelle non sono più quelli del Vaffa » non può che riflettere sornione Nardella. « Opposizione costruttiva quando c’è condivisione sui temi » annota Blasi. La svolta, prima ancora che sui tavoli romani, proprio mentre l’addio di Renzi al Pd è certo, è ormai servita.
Va detto che De Blasi trasecola quando scopre di aver votato un atto che contiene la formula «completamento » della Tav, cioè l’opera contro cui i 5Stelle fiorentini nacquero con Alfonso Bonafede ( oggi ministro): « Ora che ci fosse scritto completamento nell’atto mi era sfuggito, ci hanno dato l’ordine del giorno solo pochi minuti prima del voto… Io sulla Tav ripeto quel che vado dicendo da tempo: sono contrario ai due binari interrati ma qualche tratto interrato, se serve a decongestionare la tratta di superficie, per me si può fare. Ritengo giusto ragionarne » , precisa infatti dopo. Senza negare però che in effetti « l’aria a Firenze è cambiata e ora c’è volontà di collaborare, non solo di fare ostruzionismo perenne specie quando si tratta di temi cari al Movimento » . Sembra una rivoluzione, a ripensare agli anni dell’opposizione intransigente, sebbene mai preoccupante per la maggioranza, dell’era Noferi- Xekalos. La Lega si rivolta: «Ormai è un’alleanza anche qui, tanto vale che De Blasi vada a fare l’assessore», attacca il capogruppo Federico Bussolin. Il tutto mentre il suo collega di gruppo Andrea Asciuti ieri proponeva che il programma di Nardella facesse un accenno al «cuore immacolato di Maria » . « Fa piacere che la visione del Pd possa trovare la convergenza dei 5Stelle su progetti importanti » si gongola intanto il capogruppo Pd in Palazzo Vecchio Nicola Armentano. Presto per parlare di alleanze strutturate. Del resto sull’ipotesi di un patto civico modello Umbria Pd-5Stelle in Toscana, come propone anche la sinistra con Dario Danti, la segretaria regionale dem Simona Bonafè non vuole sentir parlare: «Umbria e Toscana sono in una situazione molto diversa » . « Il modello per ora vale solo per l’Umbria, qui saranno fatte altre valutazioni » frena pure il capogruppo 5 Stelle in Regione Giacomo Giannarelli. Ora però la corrispondenza di amorosi sensi tra dem e grillini anche qui si fa davvero evidente.