Mi dicono che dopo le prove, i bambini saranno accompagnati alla Biblioteca Comunale dove il presidente li intratterrà sulla prima guerra mondiale. A questo proposito mi viene in mente uno scritto di Fichte su chi educa, l’educatore, ma non è il caso di parlarne in questa sede. Ieri è venuto da me un ragazzo del liceo classico di Siena per dirmi che durante il Palio straordinario, con la scuola aperta, saranno interrogati, in alcune classi, con il consenso dei professori, soltanto i non contradaioli. Il discrimine sarà costituito dall’appartenenza, più o meno dimostrata dal battesimo di contrada, come se fossero, i genitori di quest’ultimi, gli unici a pagare le imposte comunali. Non vi nego che cose di questa natura mi preoccupano come cittadino di Siena, regolarmente battezzato in una contrada, e mi fanno paura.