di Pierluigi Piccini
Comincia con una ridicola conferenza stampa il mandato di De Mossi, convocata per dare visibilità al ministro Salvini, nel palazzo pubblico poco prima delle 18. Ovvero, quando è in pieno svolgimento il corteo storico del Palio. Un momento solenne che gli ospiti e il sindaco dovrebbero rispettare, è stato ignorato per permettere al leader della Lega di fare le sue esternazioni quotidiane. Evidentemente, questo è un sindaco molto debole, ostaggio di personaggi cittadini e nazionali ai quali non è in grado di dire dei no, a costo di esporsi a delle brutte figure. Ma chi gestisce la pubblica amministrazione non dovrebbe avere dei padroni. Anzi, è richiesta una personalità sufficiente a prendere decisioni in difesa della dignità cittadina. Se si comincia con questo atto di sottomissione, cosa potrà succedere in seguito, quando si dovranno prendere decisioni sui lavori pubblici, o sull’urbanistica?