Visco verso la meta, riflettori sui presenti al Consiglio dei ministri domani. Orfini attacca: discontinuità
Enrico Marro
ROMA Lo scontro continua, il Consiglio dei ministri di domani, che dovrebbe designare il governatore della Banca d’Italia, si annuncia teso. Ieri sera il Pd è tornato all’attacco con il presidente Matteo Orfini contro la conferma di Ignazio Visco, dato fino a quel momento come favorito. «Serve discontinuità, non si possono ignorare le critiche del Parlamento», che la scorsa settimana ha approvato appunto la mozione del Pd che ha di fatto sfiduciato Visco. Ieri sera il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, è stato alcune ore a Palazzo Chigi, ufficialmente per la manovra ma è probabile che abbia fatto il punto con il premier, Paolo Gentiloni, anche su Bankitalia. La procedura di nomina è complessa. Oggi in Bankitalia dovrebbe arrivare la lettera di Gentiloni con il nome del designato sul quale si chiede, come dice la legge, il parere non vincolante del Consiglio superiore della banca. Dopo di che, Gentiloni porterà il nome in Consiglio dei ministri per la delibera che sarà sottoposta al presidente della Repubblica per l’atto finale, il decreto di nomina.
Se Visco la spunterà, sarà contro il Pd. Fino all’ultimo i renziani cercheranno di averla vinta, magari con la nomina del numero due di Bankitalia, Salvatore Rossi, una soluzione di compromesso, che, pur concedendo qualcosa a Renzi, non verrebbe vissuta dalla banca centrale come un attacco alla sua indipendenza. La tensione è alta, ieri in Parlamento si vociferava che i ministri più renziani potrebbero non partecipare alla riunione del consiglio dei ministri, così da evitare di votare su Visco. Ci sarà invece Maria Elena Boschi, che da sottosegretaria non è chiamata al voto. A riprova delle tensioni, Padoan, chiamato alla Camera a rispondere ai 5 Stelle su chi sarà nominato, si è limitato a leggere la procedura di legge, suscitando le ire dei grillini, che non vogliono la conferma di Visco e accusano Bankitalia di mancata vigilanza sulle crisi bancarie.