I «saltacode» fanno razzia di biglietti per Cupola e Battistero, prezzi aumentati fino a 125 euro (contro i 15 del ticket ufficiale). L’Opera: «Metteremo un tetto agli acquisti»
Non c’è più religione. Ora si cerca di lucrare anche sugli ingressi alla Cupola del Brunelleschi, al Campanile di Giotto e alla cattedrale di Santa Maria del Fiore (che però è gratis). «Skip the line, skip the line». Il mantra è ripetuto con insistenza dai bagarini che, dopo Uffizi e Accademia, hanno colonizzato anche piazza Duomo. Tradotto è «salta la fila», un canto a cui pochi turisti riescono a resistere. Un esercito di promoter di tour, schierato in massa davanti all’entrata della Cupola.
Articolo tratto dal Corriere Fiorentino a firma Antonio Passanese